“Storie e ‘dinastie’ degli ebrei aretini” è il libro scritto dal giornalista Marco Caneschi che nasce da una ricerca compiuta sui registri di stato civile granducali dove i cancellieri dovevano trascrivere ogni atto di nascita, morte e matrimonio di cittadini non cattolici.
Dopo la presentazione nella sala di Consiglio Comunale prevista mercoledì alle 17, il saggio viene presentato al Liceo Classico proprio per il “Giorno della memoria”, giovedì 27 gennaio alle 11. Assieme a Marco Caneschi, al preside Giampiero Giugnoli e agli studenti, parteciperanno all’iniziativa lo storico e docente Giovanni Galli e Gianluca Dioni ricercatore di filosofia politica presso l’università Federico II di Napoli e per anni insegnante nella scuola di via Cavour che curerà un’esibizione di musiche in memoria della Shoah con gli alunni della sezione musicale.
Questo volume getta piena luce su uno spaccato storico-sociologico di Arezzo rimasto finora sconosciuto, ricompone gli alberi genealogici delle famiglie ebraiche aretine e narra la vicenda di una “colonia” che progressivamente assume pari dignità nel circuito ebraico regionale e si struttura in “comunità”. L’arco di tempo in cui questo processo di manifesta, al di là delle prime presenze ebraiche incidentali e di natura commerciale degli ultimi 3 decenni del 700, va dal 1820 al 1860. Con l’unità d’Italia, gli ebrei aretini migrano soprattutto in direzione di Firenze.