Doppio appuntamento con L’arte del Canto, ciclo promosso dagli Amici della Musica di Firenze e dedicato alle più diverse espressioni della vocalità.
S’inizia Sabato 29 Gennaio, al Teatro della Pergola (ore 16), con tre autentici fuoriclasse della musica da camera: la voce è quella dell’incantevole soprano tedesco Juliane Banse, cantante operistica di fama mondiale e liederista di lusso (anche con Maurizio Pollini), prediletta da direttori come Abbado, Boulez e Rattle (con i quali ha realizzato importanti cd), affiancata dalla celeberrima clarinettista Sabine Meyer, che tanto con la sua rinomata attività ha contribuito alla rivalutazione dello strumento, anche come fondatrice del noto Trio di Clarone, e dal pianista di Belgrado Aleksandar Madzar, di casa in recital a Berlino, Londra e Salisburgo, spesso in duo con il violinista Ilya Gringolts (anche come primi esecutori mondiali della Sonata di Peter Maxwell Davies), collaboratore di direttori come Fischer, Järvi, Previn. Un trio di formidabili solisti che si uniscono per un programma che esplora le speressioni del Lied nel Romanticismo tedesco, cercando assonanze di temi e di parole fra autori noti e meno noti, e con inconsuete quanto suggestive combinazioni strumentali: voce, clarinetto e pianoforte in Lieder di Lachner, Schubert e Spohr, il binomio clarinetto-pianoforte nei Fantasiestücke op.73 di Schumann e infine il classico abbinamento voce e pianoforte nel ciclo Frauenliebe und –leben op.42 di Schumann e in sei Lieder di Schubert su testi di Mayrhofer.
Domenica 30 Gennaio, al Saloncino della Pergola (ore 21), il celebrato baritono tedesco Matthias Goerne è ancora protagonista, per la terza volta in questo mese, di una nuova incursione nel mondo di Schubert: tocca stavolta al ciclo Schwanengesang (‘Canto del cigno’), in abbinata con l’innovativo ciclo An die ferne Geliebte (‘All’amata lontana’) di Beethoven. Proprio in occasione di questo omaggio a Schubert a Firenze Goerne è stato intervistato ai microfoni di Radio Tre Suite. Ed è ancora un’occasione per ascoltare quella che oggi è una delle voci più ammirate, regolarmente al fianco di pianisti del calibro di Alfred Brendel e Vladimir Askhenazy e a suo tempo allievo di autentiche leggende come Fischer-Dieskau e la Schwarzkopf. Autentica star della vocalità da camera, con i suoi toni caldi e i suoi fraseggi accurati Goerne è l’interprete ideale di questo repertorio, come del resto documenta la collana di registrazioni che sta realizzando dal 2008, un viaggio dedicato proprio a Schubert. Fra i fedeli accompagnatori di questa esplorazione schubertiana in disco c’è proprio Eric Schneider, il pianista tedesco che sarà accanto a Goerne anche nel concerto fiorentino. È uno dei migliori accompagnatori di Lied oggi esistenti, e lo si ascolta spesso nelle grandi città d’Europa, anche accanto a cantanti del calibro di Christine Schäfer e Christiane Oelze.