Monsummano Terme (PT): Tre colori, tre artisti

tricolore

“Tre colori, tre artisti” è  una esposizione allestita al Mac,n di Monsummano e organizzata dal Comune nell’ambito del programma delle iniziative per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia dal titolo “Nel segno dell’Unità”. Curata da Roberto Agnoletti, raccoglie i lavori di tre artisti pistoiesi: Luciano Barale, Filippo Basetti e Andrea Dami.

Artisti che lavorano con e tecniche e stili diversi, tra l’arte povera e quella minimale, ma che in questa occasione hanno realizzato una serie di opere avendo come filo conduttore i tre colori della bandiera nazionale,
il verde il bianco e il rosso. Nel percorso espositivo si incontrano lavori realizzati con il collage, i pastelli a cera e materiali come plexiglas, ceramica o plastiche colorate, oppure con gli scarti di lavorazioni e della quotidianità riutilizzati. Tra queste si può citare “Equilibrio” di Luciano Barale: una serie di rotoli di carta con i tre colori che rappresentano le forze “ unite ma che possono improvvisamente diventare negative”. Andrea Dami invece ci ricorda lo scandire del tempo e della storia con “Diario”; una lunga tavola sinottica disposta lungo una parete dove sono segnate tutte le date più significative del nostro paese nel corso dei sui 150 anni.

Un’opera in divenire perché ogni visitatore viene invitato a lasciare un suo pensiero, o citare una data o un evento che lo ha particolarmente colpito su un foglietto da appendere alla parete. Dello stesso autore colpisce “Diritti/Doveri”, un cuneo di specchi a forma di solido, una sorta di schedario d’archivio con immaginari cassetti numerati in progressione dove come numeri troviamo gli articoli della Costituzione. “Lo spettatore si riflette nei riquadri ma nella sua iride si rifletterà un numero e a quel numero si assocerà un dato di memoria”, ha spiegato l’artista.

Un processo analogo, più mentale che fisico, si ritrova nei lavori di Filippo Basetti: in “Frammenti” il policarbonato a celle è un residuato industriale, ma nello stesso tempo uno dei materiali più comuni del paesaggio urbano contemporaneo usato stavolta per rappresentare i padri della patria. Con l’installazione dal titolo “Disgregare”, esposta nel giardino proprio all’ingresso della Villa, si può invece vedere una serie di mattonelle verde, bianco e rosso che rappresenta secondo l’artista il “lavoro di frammentazione dei nostri colori”. “Abbiamo voluto investire molto sulle celebrazioni dei 150 anni – ha ricordato l’assessore alla cultura del Comune di Monsummano Terme Barbara Dalla Salda – perché ci sembra fondamentale ricordare e riflettere sui valori dell’unità nazionale”.

“Ospitare questa mostra a Villa Renatico Martini ci fa poi molto piacere perché ci permette di valorizzare questa struttura espositiva e uno degli obiettivi è anche quello di farla visitare ai giovani”. “La nostra scommessa – ha aggiunto il curatore Roberto Agnoletti – è quella di utilizzare i linguaggi dell’arte contemporanea per parlare ai cittadini di oggi della nostra storia e nello stesso tempo instaurare un rapporto tra opere e visitatori grazie alla possibilità di interagire con esse”.

 

La mostra è aperta fino al 27 marzo ad ingresso libero il lunedì dalle 9 alle 12, il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30, sabato e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30, chiusa il martedì. Per informazioni, ufficio cultura del Comune di Monsummano Terme, tel.0572.959224, sito web: www.museoilrenatico.it oppurewww.comune.monsummano-terme.pt.it

 

Inoltre, tre incontri accompagneranno questa mostra:
4 febbraio 2011 – Roberto Agnoletti “150 anni d’arte”
18 febbraio 2011 – Giampiero Perugi “Garibaldi a Monsummano”
18 marzo 2011 – Andrea Ottanelli “Perché i tedeschi in Padule”
In collaborazione con l’associazione “Storia e città”
 

Mac,n Monsummano Terme
per info: +39 0572 952140 / macn.villa@gmail.com
via Gragano 349 / 51015 / Monsummano Terme

 

pistoialife

Monsummano Terme (PT): Tre colori, tre artistiultima modifica: 2011-01-30T16:02:00+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo