Carrara: I PM10 e la centralina della Lùgnola )o Lùnz-na)

 

Legambiente Carrara per greenreport

Nei giorni scorsi la Provincia ha annunciato che rimuoverà la centralina della Lùgnola (si pronuncia proprio così:è sdrucciola: i carraresi doc però dicono Lùnz-na), lasciando solo quella del Colombarotto, poiché la legge stabilisce che le centraline rappresentative per la tutela della salute non sono quelle “di traffico”, ma quelle “di fondo”.

In una lunga lettera a Regione, Provincia, Comune, ARPAT, minuziosamente documentata, come Legambiente avanziamo osservazioni di carattere tecnico e politico.

Dal punto di vista tecnico, infatti, la centralina del Colombarotto, pur essendo classificata come “urbana di fondo”, non risponderebbe al requisito di legge di essere rappresentativa della qualità dell’aria urbana di un’area di alcuni km2. Basti pensare che la centralina della Lugnola, posta a soli 200 m di distanza, registra valori di PM10 molto più elevati (dal 39 al 69%, secondo l’anno) e che tali valori interessano presumibilmente l’intero percorso ascendente e discendente dei camion del marmo.

La centralina del Colombarotto diventerebbe dunque davvero rappresentativa solo quando sarà eliminato il transito urbano dei camion. Da qui la richiesta alla Provincia di non rimuovere la centralina “di traffico” della Lugnola, almeno fino all’entrata in esercizio della strada dei marmi.

Dal punto di vista politico, facciamo osservare che, rimuovendo oggi la centralina della Lugnola, la Provincia impedirebbe al sindaco la possibilità di applicare l’ordinanza sul fermo camion (dopo tre superamenti del PM10 alla Lugnola), rendendosi responsabile del conseguente danno alla salute dei cittadini ed impedendo al sindaco di esercitare le sue prerogative di autorità sanitaria. Mantenere la centralina, invece, non pregiudicherebbe la libertà del sindaco di mantenere o revocare l’ordinanza, assumendosene ovviamente le responsabilità morali e politiche.

Come Legambiente rammentiamo che le analisi ufficiali sul PM10 di Carrara hanno dimostrato che la centralina della Lugnola (e presumibilmente quella del Colombarotto, dotata di identica strumentazione) sottostima il PM10 del 25%, si rivolge poi all’ARPAT rinnovandole la richiesta già avanzata anni fa: tarare i rilevatori del PM10 in modo che forniscano valori attendibili, come peraltro prescritto dalla legge.

Se i dati della centralina rispettassero i requisiti di legge, infatti, nel 2010 alla Lugnola sarebbero stati registrati 104 superamenti del limite di legge per il PM10 (anziché i 59 forniti dall’ARPAT).

A premessa di queste richieste e dopo aver ricordato che per abbattere le polveri sottili basterebbero semplici misure (ad es. lavare bene i camion e chiudere il telone di copertura dei cassoni), ripetiamo  tutte le inadempienze del Comune: dai tentativi di spostare la centralina della Lugnola alle violazioni dell’ordinanza sul fermo camion, dal rifiuto ad adeguare il rudimentale impianto di lavaggio camion di Torano al mancato rispetto dell’ordinanza del giudice Bartolini, dalla palese volontà della polizia municipale di non applicare l’ordinanza del 2005 sulla pulizia dei camion (in oltre 5 anni avrebbe elevato meno sanzioni di quante ne abbia riscontrato il CTU del tribunale in sole due ore!) all’elusione della delibera del consiglio comunale straordinario che nel 2008 riaffermava il principio fondamentale del rispetto della legalità (con chiara allusione alle violazioni del sindaco).

Carrara: I PM10 e la centralina della Lùgnola )o Lùnz-na)ultima modifica: 2011-02-01T17:35:00+01:00da minobezzi1
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