Scarperia (FI): I ferri taglienti

Uscendo da Firenze, è subito possibile rendersi conto di quanto anche i dintorni della città siano ricchi di storia e cultura. Proseguendo in direzione Bologna, ci si inoltra lentamente nelle campagne del Mugello, incontrando una delle prime frazioni, Scarperia, con la sua antica tradizione nella lavorazione di lame e coltelli.

Scarperia. Il Museo dei Ferri Taglienti

Il Museo dei Ferri Taglienti, inaugurato nel 1999 e sorto per volere dell’Amministrazione comunale di Scarperia con il contributo scientifico del Centro Ricerche e Documentazione Artigianato dei Ferri Taglienti, documenta proprio l’attività plurisecolare dei coltellinai scarperiesi. Il Centro, invece, costituitosi nel 1987 con l’intento di promuovere studi e ricerche sulla storia e le caratteristiche della produzione artigianale dei ferri taglienti a Scarperia, ha avuto in seguito l’incarico per la realizzazione dell’apparato scientifico del Museo. Ha inoltre dato vita, nel corso degli anni a numerose pubblicazioni sull’argomento, tra cui i cataloghi dell’annuale “Mostra sui Ferri Taglienti”.

Collezione permanente e mostre temporanee
Il Museo è ospitato in una parte del Palazzo dei Vicari, dove è sistemata la collezione permanente dei Ferri Taglienti di Scarperia. Questa è composta in parte da produzioni scarperiesi di modelli regionali non toscani, forbici di produzione locale, lame tipiche di Scarperia. Una o due volte l’anno nel Museo vengono allestite mostre a tema, periodicamente viene modificato l’allestimento delle vetrine con altri pezzi facenti parte della collezione. La mostra di maggiore prestigio che viene allestita ogni anno è la “Mostra dei Ferri Taglienti” giunta quest’anno alla XXXVII edizione.
Questa non viene allestita all’interno del Museo, ma nelle sale antiche del Palazzo dei Vicari, che comunque fanno parte dell’itinerario consueto di visita. Quest’anno è in corso una mostra sulle “Lame da lavoro: roncole, falci e pennati”che ha dato modo di ospitare nelle sale antiche del Palazzo pezzi di notevole valore provenienti dal Museo di Bentivoglio e da Casa d’Erci, nel comune di Borgo San Lorenzo;  a questi si affiancano prestiti di privati e l’acquisto, da parte del Comune, di altri strumenti da lavoro.

La tradizione del coltello maremmano e la vicenda del Pescecane
Tra i prodotti realizzati a Scarperia troviamo il coltello denominato maremmano , il cui nome deriva dalla più antica area di produzione di questo modello. Il maremmano di tipo scarperiese si differenzia dall’originale nel profilo della lama, è stato in uso dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni Quaranta del Novecento. Tra gli esemplari scarperiesi riveste particolare rilievo l’esemplare chiamato maremmano Nazareno più noto come il maremmano di Pescecane. Questo coltello, conservato all’Archivio di Stato di Firenze, insieme ai documenti che ne tracciano la storia che segue, fu realizzato dal coltellinaio Gustavo Biffi di Scarperia. Fu oggetto di sequestro da parte della Pubblica Sicurezza nel febbraio del 1873, quando ne era proprietario Angelo Pelliccia, detto appunto Pescecane. Il Pescecane, già pregiudicato, fu condannato per  non essersi presentato al Delegato di Pubblica Sicurezza quando richiesto, ma il coltello, non essendo oggetto di reato non venne distrutto, come comunemente accadeva. Sulla lama riporta la scritta “Nazzareno”, un richiamo di natura probabilmente religiosa. Il modello del maremmano è stato ripreso nel corso degli anni Novanta come ispirazione per riproduzioni destinate ai collezionisti.

Didattica: aule e laboratori
Il Museo possiede un’aula didattica dove una videoproiezione illustra le fasi di realizzazione del coltello, oltre ad offrire tre postazioni touch screen attraverso le quali il visitatore può approfondire le conoscenze sulla storia dei coltellinai di Scarperia. Nella sala adiacente è presente un banco con le componenti del coltello a lama fissa o a serramanico; il visitatore può così tentare di persona il montaggio dell’oggetto. Il laboratorio didattico prevede anche la visita alla Bottega del Coltellinaio, antica officina di proprietà della famiglia Savi e risalente agli anni Trenta del Novecento, completa di tutti i macchinari e le attrezzature, dove un professionista illustra a studenti e visitatori le modalità di fabbricazione ed esegue il prodotto seguendo l’antica tradizione.

Informazioni generali:

Museo dei Ferri Taglienti e Palazzo dei Vicari, Scarperia    
aperto tutto l’anno

ORARIO INVERNALE (dalla seconda metà di settembre al 31 maggio)
sabato, domenica e festivi 10-13 15.00-18.30
ORARIO ESTIVO (dal 1 giugno alla metà di settembre)
dal mercoledì a venerdì 15.30-19.30
sabato, domenica e festivi 10-13 15.30-19.30
orario del PUNTO INFORMAZIONI TURISTICHE (sede nel palazzo dei Vicari)
dal Lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, sabato e domenica 10-13 e 15-18.30

I laboratori, per le scuole o gruppi, vengono effettuati su prenotazione al recapito della Proloco Scarperia 055-8468165.

per informazioni:
Proloco Scarperia
TEL. +39-055-8468165
FAX. +39-055-8468862

informazioni@prolocoscarperia.it

Tariffe Palazzo dei Vicari – Museo Ferri Taglienti:
solo ingresso:
Ordinario € 3,00
Ridotto (6-14 anni e Militari) € 1,50
Scolaresche (Insegnanti Gratuito) € 1,50
Gruppi Adulti (oltre 15 pax) € 2,00
Ingresso gratuito: bambini fino a 6 anni, Disabili, Residenti
Visite guidate (su prenotazione):
Visite Guidate € 5,00
Visite Guidate (oltre 15 pax)* € 4,00
Visite Guidate Scolaresche (Insegnanti Gratuito)* € 2,50
Visite Guidate con Archivio  (su prenotazione)
Laboratori Didattici * € 5,00

(I prezzi sopra indicati sono da intendersi a persona) * le visite guidate e i laboratori didattici vengono effettuati su prenotazione anche in orari diversi da quelli previsti di apertura.

OmA

Scarperia (FI): I ferri taglientiultima modifica: 2011-02-05T10:38:18+01:00da minobezzi1
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