Luigi Astori, www.costaovest.info
Ebbene l’accordo è stato raggiunto, salvo ulteriori e futuri mal di pancia. E Roberto Piccini, presidente uscente, che si era messo a disposizione del Partito democratico? A lui il governatore, che lo ha ricevuto in separata sede, avrebbe prospettato la presidenza in scadenza della Porto di Livorno 2000, la società che gestisce il traffico croceristico dello scalo marittimo, oppure quella della costituenda Authority dei porti turistici regionali (Marina di Campo, Porto Santo Stefano, Giglio e Viareggio).
Anche se il condizionale, in questi casi, è d’obbligo, appare chiaro che l’identico indirizzo tra Regione, Comune, Provincia e Pd prospetta una percorso più lineare per il rinnovo dell’incarico anche se il nominativo di Gallanti dovrà essere inserito nella terna degli enti locali da inviare al ministro dei trasporti. Per non creare attriti tra vari enti e organismi pubblici e privati livornesi sarà aperto un confronto in città, dove potranno esprimersi partiti e categorie economiche, anche perché l’altro incarico disponibile, quello del segretario generale dell’Autorità Portuale, dovrebbe essere affidato a un “livornese”. L’indicazione fiorentina, se non vi saranno resistenze e polemiche, sarebbe utile per abbreviare anche i tempi, tanto deprecati, del commissariamento. Intanto l’avvocato genovese ha chiarito che la realizzazione del piano regolatore è essenziale per lo sviluppo dello scalo, collegato alla prospettiva, molto più lontana nel tempo, della piattaforma Europa.