Monte San Quirico (LU): Caccia al cinghiale

Il Parco Fluviale su entrambe le sponde del fiume Serchio da Monte S. Quirico a Ponte S. Pietro, sarà teatro di una ‘speciale’ battuta di caccia in programma lunedì 7 e martedì 8 febbraio dalle 7.00 alle 17.00.

Obiettivo della battuta, riequilibrare la popolazione di cinghiali in eccesso che, negli ultimi tempi, si sono riprodotti e diffusi in modo considerevole, mostrandosi così audaci da avvicinarsi anche alla periferia e alla città stessa. Recente l’episodio del cinghiale che, la vigilia di Natale, dopo aver scatenato il caos tra pedoni e automobilisti fu abbattuto, su ordinanza del sindaco di Lucca, dai vigili provinciali sui prati delle mura.

A coordinare la speciale battuta di caccia sarà, attraverso la Polizia provinciale, il settore agricoltura caccia e pesca di Palazzo Ducale, che si avvarrà di alcune squadre di cacciatori abilitati. Naturalmente, per evitare incidenti, la popolazione dovrà tenersi a debita distanza. Per lunedì e martedì, comunque, il Comune di Lucca ha disposto, attraverso un’apposita ordinanza, la chiusura al traffico sia veicolare che ciclopedonale lungo le vie di alzaia e nell’alveo stesso del Serchio.

La golena del Serchio – spiega l’assessore provinciale all’agricoltura e alla caccia Alessandro Adamirappresenta un corridoio ecologico di pregio dove, da alcuni anni, la Provincia ha disposto il divieto di caccia. Un’area di pregio sulla quale anche il Comune di Lucca ha realizzato in questi anni numerosi interventi di valorizzazione. La zona, infatti, è meta di sosta e di passaggio dell’avifauna, ma negli ultimi tempi è anche divenuta rifugio di una popolazione di cinghiali che qui si è ben ambientata e che, in assenza di un controllo venatorio, sta crescendo con una progressione tale da compromettere l’equilibrio con l’ambiente circostante e mettere a rischio la sicurezza dei cittadini. Gli interventi previsti, dunque, sono finalizzati a ripristinare un equilibrio attraverso la riduzione della popolazione in eccedenza rendendo la presenza del cinghiale compatibile con il delicato ambiente del Parco Fluviale”.

Secondo i tecnici e gli esperti dell’ufficio caccia della Provincia, infatti, con la primavera alle porte si rischia di assistere a un costante disturbo delle nidiate di varie specie uccelli, che hanno eletto le sponde del Serchio quale proprio habitat riproduttivo, dove però devono vedersela coi cinghiali autori di numerosi episodi di predazione di uova e di piccoli nati. A questo si aggiunge che, da tempo, i cinghiali si sono dedicati a scorrerie nei campi contigui agli argini fluviali producendo danni anche rilevanti alle coltivazioni, soprattutto di mais.

L’avvicinamento, poi, a zone intensamente urbanizzate – prosegue Adami – rende reale il rischio di una presenza anche nei pressi della città, con grave pericolo per l’incolumità pubblica. Recenti modifiche alla normativa regionale dettate dal preoccupante espandersi del cinghiale in Toscana, inoltre, consentono alla Provincia di approvare, in queste situazioni, piani di controllo e di contenimento della specie con specifici e straordinari interventi sulla fauna”.

loschermo

Monte San Quirico (LU): Caccia al cinghialeultima modifica: 2011-02-07T11:07:18+01:00da minobezzi1
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