Viareggio: I ritardi per il porto

 

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E’ tra i meriti dell’Associazione Nuovo Progetto aver aperto il dibattito sul destino e del ruolo del Porto di Viareggio che altrimenti rischiava di rimanere chiuso nelle stanze di Firenze, mentre ora la discussione regionale, ed è anche merito del Consigliere regionale Giovanni Santini, sembra che verrà portata per una consultazione anche nella nostra città. Comunque la si guardi la situazione è abbastanza surreale perché voler mettere nello stesso provvedimento i porti di puro attracco come sono quelli di Porto Santo Stefano, Giglio, Marina di Campo e Porto Azzurro e insieme quello di Viareggio che, tra l’altro lo riconosce lo stesso provvedimento, ha caratteristiche decisamente polifunzionali. Dalla vicenda si possono a nostro avviso trarre alcune considerazioni. La prima è che la Regione non si stanca mai di cercare un ruolo come Ente di gestione, mentre si ricordi, a suo tempo le Regioni furono create principalmente come Ente di programmazione. E insieme la “furbata” di mettere la Provincia negli organismi di controllo, che non può essere inteso se non quello di inserire un organismo oggi di sinistra per controbilanciare quello di destra che oggi governa il Comune di Viareggio. Tutto questo senza diminuire il largo ritardo sulle questioni del Porto da parte dell’Amministrazione Comunale di Viareggio che se ne è occupata con molto ritardo e assolvendo i troppi errori con una gestione decisamente insufficiente e sostanzialmente incapace di risolvere alcune magagne ereditate dalla sinistra. C’è poi il controsenso, ribadito dall’intervento dell’avvocato Massimiliano Grimaldi di Genova, della creazione regionale di una Autorità Portuale nel mentre che lo Stato sta varando una legge quadro che ha diversissime finalità e principalmente riconosce la necessità della presenza dei rappresentanti degli imprenditori nel Consiglio del nuovo Ente, con il risultato che passando ora la legge regionale questa cozzerà, rendendosi inefficace, con la legge quadro nazionale. La Regione Toscana ha alcuni diritti che vanno certamente riconosciuti. Intanto è con soldi di provenienza regionale che vengono attuati i progetti sul porto e chi paga ha da sempre il diritto di verificare programmi e spesa, poi la progettazione urbanistica, compito precipuo del Comune di Viareggio, che con un elemento quale il Porto, (considerando anche solo la viabilità di accesso e i rapporti economici vari) decisamente sovraccomunale non può che avere quel controllo di area vasta compito precipuamente regionale e in parte, ma solo in parte, provinciale.
Occorre quindi a nostro avviso dar vita ad un articolato legislativo che tenga conto delle peculiarità del Porto di Viareggio dove convivono, come detto, attività produttiva – cantieristica, commerciale e turistica di particolare rilievo i rappresentanti delle quali non possono essere escluse dalla gestione e dai programmi. A questo proposito è intenzione dell’Associazione Nuovo Progetto organizzare appena possibile un incontro – dibattito proprio con i soggetti privati della darsena per verificarne le opinioni e le proposte su questo tema così importante per tutta la città.

Gianni Giannini
segretario di Nuovo Progetto

Viareggio: I ritardi per il portoultima modifica: 2011-02-16T16:39:05+01:00da minobezzi1
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