Pisa: Marco Malvaldi

La copertina dell'ultimo romanzo della serie

Luca Franceschini per  loschermo

Immaginiamo di viaggiare da Pisa verso Livorno, magari è quasi estate, e di procedere lungo il mare. A circa metà strada decidiamo di fermarsi in un bar a prendere un caffè. Ne individuiamo uno carino, sull’insegna c’è scritto BarLume, non siamo ancora entrati che lo sguardo viene inevitabilmente catturato dalla scollatura di una delle due persone che sembrano lavorare nel suddetto bar. Lei è una bella ragazza, (qualcuno l’ha chiamata Tiziana), l’altro proprio bello non è, con quel naso aquilino, è un po’ serio, ed ha un’aria un po’ rassegnata.

E’ Massimo, il barrista, ed è rassegnato perché non riesce liberarsi dei quattro vecchietti che ormai hanno eletto a residenza il suo bar, tra una partita a carte o a biliardo, ricordi di gioventù, chiacchiere, improperi e discussioni come solo nella campagna Toscana si è capaci di inscenare.

Guai a chiedergli una bevuta che esca dalle sue vedute, come ad esempio un caffè americano, o uno strano cocktail per aperitivo, perché piuttosto che servirlo preferisce perdere un cliente.

Benvenuti nel luogo dove si svolgono i romanzi di Marco Malvaldi, uscito nel 2007 con La briscola in cinque, nel 2008 con Il gioco delle tre carte e infine nel 2010 con Il Re dei Giochi.

Tre libri tutti molto carini, simpatici e irriverenti, da leggere in poche ore. Il paragone inevitabile è con Camilleri… ma ultimamente gli preferisco decisamente i vecchietti del BarLume, senza niente togliere al maestro!

Le vicende narrate possono piacere o meno, certo non sono gialli di ferro, né alta letteratura, ma il divertimento è assicurato. Il dialetto toscano usato dai quattro è esilarante, come i pensieri di Massimo, sempre al limite della simpatia/antipatia verso di loro, ma sempre pronto a far funzionare il cervello quando ce ne è bisogno. Personaggio curioso, sfaccettato nella sua semplicità, coerente e fermo sui suoi ideali, che mai tradirebbe. Anche tutti gli altri personaggi sono ben caratterizzati, a partire dal club degli ottuagenari che sembra di avere accanto, o di averli appena lasciati al bar all’angolo,.. magari ci sono ancora, proveremo a ripassarci…

Tengono banco le battute di Ampelio, Aldo, il Rimediotti e il Del Tacca, alcune irripetibili, altre memorabili. Con poche parole, a volte con una battuta, sembra di vedere le loro facce, quando stupite, quando burbere, quando sorridenti; non perdonano niente, tutto passa al loro vaglio, dagli eventi su scala mondiale alle zanzare dentro il bar, non c’è questione che non venga analizzata dal poker di saggi di paese… e capita che a volte gli argomenti non siano neanche così leggeri, capita che i fatti analizzati siano apparentemente misteriosi, capita che nasca una vera e propria indagine parallela alle vie ufficiali, un’indagine corale e con mezzi un po’ diversi, ma non per questo meno efficace.

Si ride, si legge volentieri, non importa come va a finire, piace di più la compagnia dei quattro, e ci si ricorda dei propri nonni, di qualche loro detto o modo di fare, che sicuramente tornerà alla mente.

Ormai la serie dei vecchietti è ben avviata, ma intanto Malvaldi ha scritto anche il primo libro fuori dalla cronologia BarLumesca: Odore di chiuso, giallo storico ambientato in Toscana (mi ricorda un altro scrittore già citato che li scrive ambientati in Sicilia…)

Marco Malvaldi

La briscola in cinque Sellerio 2007, pagine 163, € 10,00

Il gioco delle tre carte, Sellerio 2008, pagine 208, € 12,00

Il re dei Giochi, Sellerio 2010, pagine 192, € 13,00

Pisa: Marco Malvaldiultima modifica: 2011-02-18T10:44:00+01:00da minobezzi1
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