Massa: Arance e limoni

 

Sapete quante volte ho chiesto ai ragazzi massesi perché la piazza più importante della loro città si chiama “Piazza aranci” e perché gli aranci ancora oggi decorano alcune strade….ebbene pochissimi sapevano il motivo.
Stamani sabato 26 febbraio alle 11,00 nel parco della Rinchiostra a Massa, si svolgerà una manifestazione ambientale con la messa a dimora di 23 piante di agrumi. L’iniziativa è organizzata da Italia Nostra sezione di Massa Montignoso in collaborazione con le scuole elementari della Rinchiostra, l’Assoparc (associazione che gestisce il parco ) e l’assessorato all’ambiente del Comune di Massa.
Piantare gli agrumi, coinvolgere i ragazzi come avviene anche con la “Festa dell’arancio” che organizza il Comune, sono belle iniziative che vanno nella direzione del recupero dell’identità massese.
Credo si sia persa la memoria, del fatto che Massa sia stata dalla prima metà del ‘300 fino ai primi anni del ‘900, un luogo importante di produzione di agrumi, limoni ed arance, che ancora sopravvivono, quelli della qualità originaria, in piccole coltivazioni private, una ai piedi della Foce, una accanto al cimitero del Mirteto, alcune piante sparse lungo la strada per San Carlo…  
In realtà l’abbandono della coltivazione degli agrumeti a Massa, avvenne per due fondamentali ragioni:
a) Sebbene la nostra zona abbia un clima invidiabile, in qualche occasione è soggetta a nevicate e/o gelate che falcidiarono, nel tempo, la coltivazione di agrumeti, un pò come è avvenuto recentemente. In particolare si ricorda la nevicata del 1929 e le gelate del 1956 e del 1963. Nel 1928 si producevano a Massa 10 milioni di limoni e 1,3 milioni di arance, dopo la nevicata la produzione di limoni diventò inferiore a quella delle arance. Proprio gli eventi climatici furono decisivi nell’abbandono della coltura, su larga scala (anche se non è mai stata così “larga”, inferiore ad esempio, per un logico paragone, escludendo le regioni meridionali,a quella di Albenga, Chiavari, Genova, Savona, ecc).
b) Gli agrumi massesi, il cui inizio certo di coltivazione si fa risalire al 1398, subirono un durissimo colpo dalla forte concorrenza degli agrumi provenienti dall’Italia Meridionale dopo l’Unità d’Italia, nonché dalle condizioni particolari dell’agricoltura massese: frazionamento della proprietà, mancanza di capitali da investire nei fondi, ecc.
In sostanza quando nasce la zona industriale, gli agrumeti massesi erano già in profonda crisi.
I pochi produttori oggi rimasti vanno tutelati, il loro, proprio perchè è diventato un prodotto di nicchia, è tanta parte della storia e dell’identità di Massa
Cfr: “Appunti sulla coltivazione degli agrumi a Massa”,  di Stefano Giampaoli, è in Annuario 1973-1974 della Biblioteca Civica di Massa, pubblicato nel 1977, pp. 9-58

ottopassi
Massa: Arance e limoniultima modifica: 2011-02-26T11:36:37+01:00da minobezzi1
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