Ir motorino
Lo chiamino Scooter perché sono moderni
Ma mi garba di più chiamallo motorino,
Come quando studiavo sù quaderni
Mentre sognavo d’esse in sul sellino.
Ricordo la prima vorta che ci montai
Era un Mosquito, con il su’ rullino,
Scoppiettava e quanto pedalai.
Ma po’ viense il primo Garellino.
Aveva du’ marce e tre leve da tirà
Era novo di trinca, bello lustrente
Ricordo che lo fregavo a mi mà
Lo sapeva ma ‘un mi diceva niente.
Com’era bello sentì, in faccia ir vento
Nell’orecchi il rombo der motore
Moscini nell’occhi, e quarche spavento
Ma mi batteva drento, forte ir cuore
Po arivò la Vespa, quella “speciale”,
Di marce solo tre e un fanale tondo,
Con quella tiravo ir freno cor pedale,
Ma po’ ci ho giro guasi mezzo mondo.
Motorino o Scooter, lo rivorei listesso,
Avrei voglia d’aria diaccia nell’ orecchi
E non consideratemi un po’ fesso
Se a ripensacci ho, l’acrime all’occhi.