Gorgona Isola (LI): La storia

 

La cosa che salta subito all’occhio al visitatore è la copertura vegetale: circa il 90% dell’isola infatti presenta una macchia di tipo mediterraneo, con aree boschive, ed ospita (secondo recenti studi) oltre 400 specie floristiche. Anche la limpidezza delle acque circostanti l’isola è notevole, a causa dello scarsissimo apporto contaminante antropico. Il mare che circonda l’isola è interdetto al turismo e quindi ai natanti; pertanto la scarsa presenza antropica ha permesso il mantenimento di acque pulite e dallo scarso inquinamento. Ciò ha permesso il proliferare di specie marine particolarmente delicate. La Gorgona, l’antica Urgon abitata forse dagli Etruschi, certamente dai Romani come testimoniano i resti di una costruzione al Piano dei Morti, fu abitata in epoca medioevale da monaci e vide sorgere monasteri ad opera dei Benedettini e Cistercensi. Da essa il re Desiderio trasportò a Brescia il corpo di San Giulia, martirizzata tre secoli prima in Corsica. Nel 1283 l’isola passò a Pisa che vi costruì la Torre Vecchia, quindi nel 1406 fu occupata dai Medici ai quali si devono opere di fortificazione. Tornò in seguito ai Certosini che la tennero fino al 1777 quando il Granduca Pietro Leopoldo riscattò l’isola e cercò di ripopolarla, ma senza riuscirvi. Nel 1869 infine fu trasformata in colonia penale agricola. La Gorgona ricca di verde, rivestita di pini, che creano uno stupendo contrasto con l’azzurro del mare, dà luogo ad un suggestivo paesaggio insieme aspro e dolce.

Gorgona Isola (LI): La storiaultima modifica: 2011-03-05T10:15:00+01:00da minobezzi1
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