Lucca: Summer Festival 2011 (quasi) pronto

Amy Winehouse

Paolo Ceragioli per loschermo

Sette concerti già in prevendita con quattro mesi di anticipo e un cartellone quanto mai ricco e interessante. Il Summer Festival 2011 ha già parecchie frecce al suo arco ma la città sembra non accorgersene: nessun cartellone, nessun altra traccia.

Intanto, l’apertura sarà anticipata al 28 giugno, unica data disponibile per i Blink182 prima del tour britannico, già sold out. Nati nel 1992, californiani di San Diego, insieme a Offspring, Rancid e Green Day hanno portato le sonorità punk negli anni ’90, anche se, nel corso degli anni, sempre più morbide. Scioltasi nel 2005, la band si è riformata nel 2009 per la gioia dei fans di tutto il mondo.

Il 9 luglio andranno invece in scena, nell’unica data italiana, gli Arcade Fire, la band canadese vincitrice del Grammy Award 2010 per il miglior album dell’anno, con “Suburbs”, il terzo della loro discografia. Nati come duo (il cantante e frontman Win Butler e sua moglie, la polistrumentista Régine Chassagne), gli Arcade Fire hanno allargato sempre più la formazione a molti altri musicisti, presentandosi in scena con almeno dieci elementi e strumenti non convenzionali quali arpa, violino e xilofono. Testi in inglese e francese, influssi di musica popolare, rock melodico ma non solo, gli Arcade Fire sono uno dei gruppi indipendenti più amati dai giovani di tutto il mondo e anche da illsutri colleghi, primo tra tutti Peter Gabriel, che ha inciso un loro brano nel suo recente disco di cover.

“Sir” Elton John sarà il protagonista del 14 luglio, accompagnato dalla sua band: c’è ben poco da dire di nuovo su uno dei mostri sacri del pop internazionale, che dal vivo riesce sempre a suscitare grandi emozioni. Il giorno successivo, 15 luglio, sul palco di piazza Napoleone saliranno invece, in esclusiva nazionale, Joe Cocker (“la voce”) e B.B. King (“il re del blues”). Una coppia inedita che promette faville: Cocker, affezionato del Summer, è annunciato in gran forma e la sua voce saprà riscaldare la platea con gli standards a lui (e a tutti) cari, soprattutto “With a little help from my friends” dei Beatles, che lo incoronò a Woodstock. Quanto a B.B.King, la fida Lucille (è la sua chitarra, per i pochi che non lo sanno) risucirà ancora una volta a supportarlo per dimostrare chi è ancora il re del blues.

E arriviamo al 16 luglio, il gran giorno dell’unico show italiano di Amy Winehouse, la trasgressiva e splendida singer inglese che ha rinverdito la tradizione del soul dall’Europa, rinnovando l’immagine della star “maledetta”. Dopo un paio d’anni di silenzio Amy ha promesso di cambiare registro e di essere solo artista. Questo è il tour mondiale di rientro e la curiosità per rivederla sul palco è davvero incontenibile. Ma due giorni dopo, il 18 luglio, un altro appuntamento imperdibile, con Ben Harper, nella “prima” delle cinque date nel nostro paese. Anche Ben è uno dei “nostri” idoli, che ha attraversato il rock indipendente, il blues, l’essere diventato una star senza aver cambiato stile di vita: insomma, una specie di santo da seguire sempre e comunque. Special guest della serata saranno  Robert Randolph & The Family Band. Randolph è cnsiderato uno dei migliori  pedal steel guitarists internazionali e con la sua band multiculturale suona un mix di funk e soul davvero piacevole e trascinante.

Ultima delle sette date ufficiali, è quella più pop, il 21 luglio, con James Blunt, cantautore britannico che ha saputo nel 2006 arrivare al primo posto negli Usa con il singolo “You’re beautiful”, dieci anni dopo Elton John (“Candle in the wind”, 1997). Brani ben costruiti, un pizzico di folk e rock quanto basta, oltre a un aspetto rassicurante lo hanno fatto amare dai giovanissimi (e non solo) di tutto il pianeta.

Restano ancora tre date da inserire: la prima, sicura, è quella del 17 luglio con Bruno Mars, giovane cantante e produttore nato alle Hawaii, che ha appena vinto il Grammy Award 2010 per la migliore performance vocale pop maschile, grazie al brano “Just the way you are”, esempio di pop americano contaminato da soul e dal doo-wop anni cinquanta. Si curamente ci sarà una serata italiana: la rosa dei papabili si è ristretta a Zucchero, Franco Battiato, forse Roberto Vecchioni, dopo la rinuncia a Jovanotti, che non poteva montare la sua produzione in piazza Napoleone. Per il terzo nome si è parlato di Robert Plant, di Mary J.Blige, di Liza Minnelli: l’impressione è però che salti fuori qualcun altro. Certamente non ci sarà però da attendere molto, perché il direttore artistico Mimmo D’Alessandro ha manifestato la sua volontà din chiudere al più presto i giochi.

Tutto è quasi pronto, insomma, anche se la città sembra davvero insensibile a tanto spettacolo: di sicuro c’è, tra l’altro, che a D’Alessandro non è stato permesso di installare un cartellone di grandi dimensioni nei pressi dell’uscita del casello Lucca Est, zona McDonald’s (un po’ come negli anni scorsi è successo all’uscita della Bretella). Vedremo se, a cartellone chiuso, si inizierà a vedere qualcosa: per ora, solo negli aeroporti di Roma Fiumicino e Pisa Galilei. Di sicuro c’è che in qualsiasi altro luogo dove si svolga un festival o un evento internazionale di qualsiasi tipo, la pubblicità stradale è massima, nei punti strategici della città.  

Lucca: Summer Festival 2011 (quasi) prontoultima modifica: 2011-03-08T10:34:09+01:00da minobezzi1
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