Livorno: Donizetti buffo al Goldoni

Angela Simini per costaovest 

Chi l’ha detto che lirica sia solo melodramma? Col finale sempre tragico, con in buoni che muoiono e la musica che ti sconvolge fin nel profondo? Questa volta si cambia registro e al Teatro Goldoni di Livorno va in scena una divertentissima opera lirica, “Le convenienze e le inconvenienze teatrali”, sabato 12 marzo alle 20.30 e domenica 13 marzo alle 16.30.

E’ questo un dramma giocoso in un atto scritto da Domenico Gilardoni e con la musica di Gaetano Donizetti (1797-1848), proprio quel Donizetti, guarda un po’, che ha composto “Lucia di Lammermoor”, uno dei drammi più avvincenti dell’Ottocento, per non parlare di Anna Bolena, Roberto Devereux, Maria Stuarda, e non solo. Ma che aveva strizzato l’occhio anche al genere brillante e comico, al quale dedicherà “L’elisir d’amore” nel 1832… A dire che lo stesso musicista è riuscito a volgersi in direzioni diverse. “Le convenienze” sono state composte in circa dieci anni di lavoro, negli anni Venti, quando culminarono nell’edizione del 1827 e 1831 ed ebbero sempre successo.

Ma vediamo come nasce questo allestimento del Teatro di Pisa, coproduzione Progetto Ltl, Opera Studio, l’istituzione che festeggia i dieci anni di attività in cui ha rappresentato un valido laboratorio di formazione per giovani talenti, frutto della sinergia di tre teatri: il Teatro Goldoni di Livorno, il Teatro del Giglio di Lucca e il Teatro di Pisa, fino ad includere anche il Tear Wielki Opera di Poznan. E per i festeggiamenti sono stati chiamati due grandi nomi: il direttore Federico Maria Sardelli, il livornese che si è distinto nella direzione della musica barocca, e il regista Saverio Marconi.

Opera Studio offre in pianta stabile un ricco bacino da cui attingere voci ed artisti, preparati con tecniche all’avanguardia: attore, cantante, mimo, ballerino, l’interprete in scena deve sapersi esprimere in maniera completa. Ed ogni anno ci si misura con una rappresentazione tra le meno conosciute del repertorio lirico. Così i teatri in causa possono offrire novità e cultura al pubblico a rappresentazioni diverse dalle consuete. “Le Convenienze e inconvenienze teatrali”, sono state presentate nella Sala Mascagni del Goldoni dal direttore Federico Maria Sardelli e da Alberto Paloscia, direttore artistico per la lirica.Due parole sulla trama, veramente molto esigua, ma piacevolissima e originale. Si tratta di un pamphlet-teatro nel teatro, che comincia nel Settecento e che avrà tanta fortuna nel Novecento.

La pièce si svolge in un teatrino a Lodi, durante le prove di un’opera seria del Metastasio, “Romolo ed Ersilia”, con una compagnia di attori scalcinati e presuntuosi che vogliono far rispettare le convenienze del teatro: ma ognuno a vantaggio suo. Di qui il bailamme che ne consegue. Il maestro Biscroma Strappaviscere inizia a provare quando Daria Garbinati, la prima donna, dà il via ad una serie di capricci, spalleggiata dal marito Procolo, un fallito buono a nulla, e gli altri attori non son da meno. A nulla valgono i tentativi del poeta-regista Cesare Salsapariglia e dell’Impresario di riportare l’ordine. Anzi sulla scena irrompe Agata, napoletana verace, a dar man forte alla figlia Luigia, la seconda donna, ostacolata in tutto e per tutto da Daria. Ed ecco un altro personaggio, il tenore tedesco Guglielmo e il musico Pippetto. Fra tira e molla, lo spartito viene stracciato e si devono chiamare i soldati. Nella seconda parte, si riprendono le prove, ma il disastro si ripete, non resta che congedare il pubblico con tanti saluti, mentre ognuno scappa alla chetichella nel buio della notte.

“Opera grottesca, ironica, geniale e aperta, è un pamphlet, teatro nel teatro, il cui genere comincia proprio nel 1700”, Alberto Paloscia ha così sottolineato il grande lavoro che sottende all’allestimento che, per non cadere nel grossolano, richiede preparazione e collaborazione tra direttore e regista. Ancora una volta, dopo la grande prova offerta in Cavalleria e Pagliacci, primo appuntamento della lirica, è ancora l’Orchestra regionale Toscana a reggere il confronto col pubblico in questa performance.

Livorno: Donizetti buffo al Goldoniultima modifica: 2011-03-09T16:37:53+01:00da minobezzi1
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