Lucca: Tre mostre sul Risorgimento

il taglio del nastro

Il carteggio della famiglia Cairoli, le corrispondenze e gli oggetti appartenuti allo storico del Risorgimento Michele Rosi e una raccolta di preziosi abiti e uniformi risorgimentali sono i contenuti di tre mostre dedicate al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, inaugurate stamani a Palazzo Ducale.

Alla presentazione hanno partecipato il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, il sindaco di Lucca Mauro Favilla, il vice Prefetto vicario Giuseppe Guetta, il Segretario Generale della Fondazione Banca del Monte di Lucca Giuseppe Bartelloni, il presidente dell’Istituto Storico Lucchese, Antonio Romiti, Maria Pia Paoli  e Rita Bacchiddu della Scuola Normale Superiore di Pisa, e Marina Brogi, vice direttrice  dell’Archivio di Stato.

Dal 10 al 18 marzo, in occasione della Festa dell’Unità d’Italia, la Provincia di Lucca, grazie all’apporto scientifico dell’Archivio di Stato, dell’Istituto Storico Lucchese, della Scuola Normale Superiore di Pisa, espone documenti e cimeli risalenti al Risorgimento, strettamente legati alla storia lucchese e a quella nazionale.

Nella Sala del Trono sono esposti i documenti e i carteggi appartenenti ai fondi “Michele Rosi” e “Benedetto Cairoli”, la maggior parte dei quali sono presentati al pubblico per la prima volta in questa occasione mentre gli abiti e le uniformi sono in Sala Accademia I.

Le mostre sono gratuite e saranno aperte dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Si intitola I Cairoli. Madre e figli nel Risorgimento” la mostra che raccoglie il prezioso carteggio relativo alla famiglia Cairoli.

Benedetto Cairoli è stato un personaggio di spicco del Risorgimento per avere partecipato alla Spedizione dei Mille, durante la quale fu ferito gravemente, e per aver ricoperto cariche politiche di prestigio come Presidente del Consiglio dei Ministri, per tre mandati.

Molto interessante e toccante il nucleo di carte che contiene gli scritti riguardanti i quattro fratelli minori di Benedetto Cairoli, i quali, tra la fine degli Anni Cinquanta e la fine degli Anni Sessanta dell’Ottocento, donarono la propria vita per la causa dell’Unità italiana. Ernesto morì nel 1859 tra i Cacciatori delle Alpi; Luigi, nel 1860 durante la Spedizione dei  Mille; Enrico, nel 1867 nello scontro di Villa Glori e Giovanni nel 1869 a causa delle ferite subite a Villa Glori.

Un altro gruppo di carte si riferisce più direttamente a Benedetto Cairoli e alla sua vita politica e culturale e comprende la corrispondenza con personaggi di rilievo della seconda metà dell’Ottocento, tra i quali Agostino Depretis, Aurelio Saffi, Giovanni Bovio, Giuseppe Zanardelli, Felice Cavallotti, Enrico Cialdini e, non ultimo, Giosue Carducci.

I curatori di questa mostra sono Antonio Romiti e Laura Giambastiani dell’Istituto Storico Lucchese.

Sempre nella sala del trono è ospitata la mostra L’officina di uno storico e di un maestro: studi e corrispondenze di Michele Rosi” che raccoglie gli studi e le corrispondenze di Michele Rosi.

La mostra nasce dalla stretta collaborazione tra la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Istituto
Storico Lucchese e la Provincia di Lucca ed è stata resa possibile grazie alla generosità della famiglia Gabrielli Rosi. Si tratta, infatti, di un’ “eredità di affetti” e di memorie quella che lo storico Michele Rosi (Pieve di Camaiore 1864 – Lucca 1934) ha lasciato alla custodia del nipote Carlo Gabrielli Rosi (Lucca 21 febbraio 1924 – 4 settembre 2008), che con dedizione ha raccolto i documenti appartenuti allo zio.

Le carte in esposizione sono state scelte in modo da delineare il percorso intellettuale di Rosi, portando alla luce le fasi salienti della sua formazione e del suo magistero: dagli anni degli studi alla Regia Scuola Normale Superiore di Pisa, al rapporto con i suoi maestri, in particolare con Alessandro D’ancona e Amedeo Crivellucci, per arrivare fino al progressivo inserimento nella carriera scolastica e universitaria svoltasi in varie città italiane e approdata all’incarico di Storia del Risorgimento nella Facoltà di Lettere dell’Università La sapienza di Roma.

In questo ruolo, Michele Rosi si impegnò assiduamente nel rinnovamento degli studi sul Risorgimento italiano, coronando questa fatica con la direzione e la pubblicazione del Dizionario Storico del Risorgimento Nazionale edito da Vallardi dal 1931 al 1937.

Curatrici della mostra sono la prof.ssa Maria Pia Paoli  e la dott.ssa Rita Bacchiddu della Scuola Normale Superiore di Pisa. Questa mostra è stata realizzata anche grazie al sostegno della Fondazione Banca del Monte di Lucca,  Prisma Insurance Broker s.r.l. e All Risks Underwriting.

La terza mostra, “Un lungo Risorgimento.Tra uniformi e crinoline, dalla città-stato alla Repubblica italiana” è allestita nella Sala Accademia I ed è dedicata alle uniformi e agli abiti lucchesi che dal periodo Risorgimentale giungono fino al Novecento.

Realizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato di Lucca, l’allestimento ricostruisce il lungo e faticoso percorso che portò all’unificazione dell’Italia, mentre Lucca viveva il passaggio dallo stato cittadino al Granducato di Toscana, che decretò la perdita della gelosa e secolare autonomia.

I cambiamenti nel gusto del vestire testimoniano chiaramente l’evolversi della mentalità e degli usi. Gli abiti e i documenti che li accompagnano suggeriscono nel loro insieme quel respiro di rivoluzione e rinascita che l’Italia visse in quel periodo storico.

Tra gli abiti esposti, uniformi in velluto, preziosi abiti in seta ricamati a perle, abiti da sera realizzati da sartorie francesi e alcuni pezzi preziosissimi appartenenti a collezioni private. Nella mostra sono compresi anche la giubba e il cappello di Tito Strocchi appartenenti al Museo del Risorgimento della Provincia di Lucca. 

La mostra è stata curata dalla dottoressa Marina Brogi, Vice direttrice dell’Archivio di stato di Lucca.

loschermo

Lucca: Tre mostre sul Risorgimentoultima modifica: 2011-03-11T12:00:00+01:00da minobezzi1
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