Prato: 150mo dell’Unificazione con concerto di PratoLirica

Giuseppe Mazzini, a proposito del ruolo svolto a favore della lingua da parte dell’opera, ebbe a scrivere: “in tutti i teatri si cantava italiano prima ancora che esistesse l’Italia”.

Dal punto di vista musicale in quegli anni brillavano, accecanti, le stelle di Gioachino Rossini (1792-1868) e di Giuseppe Verdi (1813-1901). E mentre Rossini poteva contare su di un fan di eccezione come Giuseppe Mazzini, Verdi, dopo Nabucco, aveva visto il suo nome divenire l’acrostico di Vittorio Emanuele Re DItalia.

Mazzini e Garibaldi. Il primo era un musicista, suonava piuttosto bene la chitarra, ed un musicologo, aveva scritto il libro Filosofia della musica (1836) nel quale si trovano pagine piene di entusiasmo su Rossini e la sua musica.

Di Garibaldi si dice cantasse molto bene, con bella voce di baritono, soprattutto le romanze di Verdi (mentre le donne gli cascavano ai piedi).

Proprio in quel periodo assistiamo alla nascita di una nuova forma musicale: l’operetta.  

Compulsando il  “Nuovo dizionario Ricordi della musica e dei musicisti” alla voce Operetta leggiamo: “Termine usato nei secoli XIX e XX per indicare un’azione teatrale di carattere leggero e sentimentale, di stile popolare, con dialoghi parlati, pezzi cantati, balli, etc.

Assai bene si esprime il  commediografo polacco Witold Gombrowicz quando definisce l’operetta  “una forma delle più felici che il teatro abbia prodotte”.

Karl Kraus pensava che l’opera fosse talmente assurda, per il suo presupporre un mondo reale e farne cantare i protagonisti nei momenti di ira o di passione, che la sua solo manifestazione legittima ne sia l’operetta, dove l’assurdo è dato per scontato e il rapporto tra causa ed effetto è sospeso. Vale a dire: che i congiurati da operetta cantino è plausibile; non lo è che lo facciano i congiurati di un’opera seria.  

Giovedì 17 marzo 2011, in occasione  del 150° anniversario dell’Italia Unita, nel salone del Palazzo del Governo, via Cairoli 27 Prato, con il patrocinio di sua eccellenza il Prefetto Maria Guia Federico e dell’assessorato alla cultura del Comune di Prato, grazie alla sponsorizzazione di Metropoli / Nuova Toscana Editrice,  Pratolirica organizza:

         ore 17,30

Giuseppe Guanci presenta

DAL MOLINO DI CERBAIA A CALAMARTINA

notizie inedite sulla vita di Giuseppe Garibaldi

(Firenze, Tip. Dell’Arte della Stampa, 1886),

nella ristampa anastatica dedicata al 150° dalla Nuova Toscana Editrice.

 

         ore 21,00

la Compagnia Magia d’Operetta nella performance

GARIBALDI FU FERITO …

Vita, Avventure, Amori e Musica di un Eroe”.

Regia Ornello Giorgetti

costumi Madame Rose

al pianoforte Antonio Babini.

Con gli artisti:       Jean Bennett, Letizia Sciuto, Stefania Stefanin,

Paolo Gabellini, Ornello Giorgietti, Mirco Rocchi.

 

 

Ingresso libero e gratuito

 

 

Prato: 150mo dell’Unificazione con concerto di PratoLiricaultima modifica: 2011-03-13T11:30:58+01:00da minobezzi1
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