Livorno: LI-BO ecco l’accordo

Massimo Masiero per costaovest 

C’è un aspetto significativo da cogliere nell’accordo appena siglato tra il commissario dell’Autorità Portuale di Livorno Giuliano Gallanti e il presidente dell’Interporto di Bologna, Alessandro Ricci: il rilancio per un periodo a lungo termine dello scalo marittimo livornese, l’utilizzo più funzionale dell’Interporto di Guasticce trasferendovi le merci dalle banchine portuali e creando nuovi traffici incrementando intermodalità e logistica. E anche il giovane sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci, su cui il centro  intermodale è situato, ha lanciato l’idea di utilizzare più opportunamente i cento ettari per l’insediamento di nuove industrie con attenta valutazione sulla solidità dei terreni considerata essenziale per la sicurezza delle aziende. Il colloquio “serrato” di due ore è quindi servito per mettere in chiaro tutta una serie di argomenti per offrire al porto livornese nuove e determinanti opportunità di sviluppo verso l’Europa e realizzare un percorso di vitale importanza per le sue prospettive future. E già è prevista l’alta velocità ferroviarie con la creazione di una rete di collegamenti regionali tra le città dell’entroterra e quelle della costa. Ma c’è anche una presa d’atto importante di Gallanti sul “reciproco interesse ad implementare lo scenario intermodale del contesto locale, attivando un dialogo proficuo con lo scalo”. Sono considerazioni e valutazioni costruttive emerse durante il colloquio tra i due esponenti di Livorno e Bologna. Al tavolo erano presenti lo staff del dipartimento promozione e relazioni esterne e il direttore generale dell’Interporto, Zeno D’Agostino. L’accordo di collaborazione prevede tutta una serie di punti fermi, che vale la pena puntualizzare nei dettagli: sviluppo dei traffici, containerizzati e non, tra le due infrastrutture; promozione delle relazioni di traffico tra Spagna ed Italia, attraverso i porti spagnoli e francesi; condivisione delle iniziative e delle soluzioni adottate in merito ai servizi ferroviari-intermodali; Ferrovie. Durante l’incontro è stata prima di tutto messa in evidenza la necessità di predisporre una analisi dettagliata dei flussi di traffico, per individuare le azioni da intraprendere al fine di rafforzare le relazioni intermodali. In particolare, è stata sottolineata l’esigenza di ottimizzare la gestione dei servizi ferroviari, favorendo una azione congiunta tra Interporto e Autorità Portuale..“L’Interporto di Bologna – ha spiegato Gallanti – è una delle piattaforme più importanti d’Europa, lo dimostrano le sua capacità di creare una fitta rete di collegamenti ferroviari con alcuni tra gli snodi fondamentali del mercato europeo: Zeebrugge in Belgio, Rotterdam nei Paesi Bassi e Patrasso in Grecia. Dobbiamo riuscire ad inserire Livorno all’interno di questo circuito virtuoso. Ma per farlo – ha ammonito – dobbiamo risolvere prima di tutto il problema delle ferrovie cargo, che nel nostro territorio è una vera e propria emergenza”. “Servono nuove infrastrutture e serve una gestione unitaria del servizio di manovra e trazione ferroviaria dalla stazione del Calambrone ai singoli terminal portuali. Ad oggi ci sono troppi soggetti che concorrono allo svolgimento delle manovre cargo, con un inutile aggravio di costi anche in capo agli stessi terminalisti”.Operazioni doganali. Proprio per migliorare l’intermodalità del sistema porto-interporti, uno degli step obbligati, secondo il commissario della Port Authority, è quello di verificare la possibilità di gestire i controlli doganali non solo all’interno del porto ma anche presso lo scalo ferroviario Calambrone. “Solo così – ha sottolineato – potremo pensare di razionalizzare i costi del trasporto, eliminando i tempi morti che si allungano tanto più quanto meno efficienti e veloci sono i controlli”. Traffici nel Mediterraneo. Livorno strizza l’occhio anche ai competitor europei: se il tema delle merci via rotaia è infatti dirimente e prioritario, quello della l’implementazione dei traffici internazionali, e in particolare dei traffici che insistono sul Mediterraneo ( Spagna e Nord Africa), è di grande rilevanza non solo per esprimere pienamente la vocazione alla internazionalizzazione dello scalo livornese, uno dei primi per movimentazione di RO/Ro e Ro/Ro Pax, ma anche per garantirne la sopravvivenza in un futuro ormai globalizzato. Intermodalità integrata, controlli doganali rapidi e sviluppo dei traffici internazionali sono tre obiettivi importanti – ha concluso Gallanti – per raggiungere i quali contiamo anche sul contributo delle dogane e dell’interporto di Guasticce. Con loro e assieme all’Interporto di Bologna proveremo a realizzare concretamente una piattaforma logistica estesa che faccia di Livorno il punto di raccordo principale con i mercati dell’Italia centrale e con quelli dell’Europa settentrionale e centro orientale”.Il presidente dell’Interporto bolognese, Alessandro Ricci, ha pienamente condiviso l’idea che entrambe le infrastrutture collaborino in un quadro mirato di relazioni sinergiche: “Bologna e Livorno – ha dichiarato – possono veramente contribuire a creare un corridoio multimodale tra le infrastrutture, favorendo una logica di cooperazione di rete che preveda anche il coinvolgimento di Guasticce e Prato”. 

Livorno: LI-BO ecco l’accordoultima modifica: 2011-03-21T19:09:44+01:00da minobezzi1
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