Pisa: Balletto dell’Esperia

Penultimo appuntamento in programma per la Rassegna di Danza giovedì 7 aprile ore 21 al Teatro Verdi,  presentato dal Balletto dell’Esperia, direzione artistica Paolo Mohovich, consolidata compagnia piemontese di danza contemporanea, TRITTICO ‘900,tre titoli entrati di diritto nella letteratura coreo-musicale moderna, tre scelte artistiche e tre coreografi d’eccezione per dare vita ad uno spettacolo fatto di suggestioni senza tempo.

Aprirà la serata La morte del cigno del francese Thierry Malandain, direttore del prestigioso Centre Chorégraphique National Ballet Biarritz. Una malinconica e splendida rivisitazione di uno degli assoli più famosi della storia del balletto, sulla musica struggente di Camille Saint-Saëns. Composto nel 1904 da Michel Fokine per la sublime Anna Pavlova, questo poetico assolo rimase nel repertorio della grande danzatrice fino alla sua morte: il pathos e l’identificazione che stabilì con il cigno morente la consacrarono interprete assoluta di questo ruolo.
Momento di danza pura, la rivisitazione di Malandain non vede in scena un’unica danzatrice, bensì un trio femminile, Laura Missiroli, Silvia Moretti, Roberta Noto, a evocare la potenza e la grazia di un uccello, il cigno, tre donne scese dal cielo per rendere il loro ultimo soffio prima di incarnarsi in cigni e intraprendere un nuovo volo. Costumi firmati da Jorge Gallardo e luci da Jean Claude Asquié.

Il secondo è un brano tutto al maschile, L’après-midi d’un faune, interpretato da Davide Di Giovanni e Davide Valrosso, che evoca lo spirito animalesco e l’erotismo latente presente nella coreografia originale di Nijinsky. La creazione di Eugenio Scigliano, autore anche dell’ideazione scenica, esalta la mascolinità attraverso le sue forme sinuose e sensuali ma al tempo stesso forti e terrene, in armoniosa contrapposizione con le armonie musicali di Claude Debussy. In un’atmosfera visionaria e onirica, il fauno è il tramite per un giovane, addormentato in mezzo alla natura, per capire la sua sessualità e per costruire il proprio essere. Luci disegnate da Carlo Cerri.

A chiusura Paolo Mohovich ne I Quattro Temperamenti inventa una danza concertante per tutto l’ensemble, Davide Di Giovanni, Gonzalo Fernandez, Laura Missiroli, Silvia Moretti, Roberta Noto, Davide Valrosso, sempre giocata sulla netta contrapposizione tra danza femminile e danza maschile, tra apollineo e dionisiaco. La rilettura di Mohovich vuole essere un omaggio a uno dei maggiori capolavori di George Balanchine, creato nel 1946 sulla cangiante partitura di Paul Hindemith: il balletto esplora in modo più viscerale e meno astratto l’essenza dei quattro temperamenti della filosofia medievale- malinconico, sanguigno, flemmatico e collerico- creando movimenti coreografici che si ispirano alle affinità e alle contrapposizioni tra corpo maschile e corpo femminile, con qualche citazione balanchiana. Costumi disegnati da Jorge Gallardo e le luci da Carlo Cerri e lo stesso Mohovich.

Per essere trascinati a poco a poco in un vortice di passione fino all’improvviso, irrazionale e tragico finale, biglietti con prezzi che variano dai 23 ai 7 euro, oltre alle consuete riduzioni e agevolazioni. Questo appuntamento è inoltre inserito nell’iniziativa “Teatri della Danza quando li scopri, ti innamori”, un progetto per coinvolgere i giovani al grande spettacolo del teatro della danza organizzato da Danzainfiera.

Per maggiori informazioni: Teatro di Pisa tel 050 941111 e www.teatrodipisa.pi.it

 

Pisa: Balletto dell’Esperiaultima modifica: 2011-04-04T12:39:00+02:00da minobezzi1
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