Firenze: Umberto Mariani

Figura tra le più significative dell’arte italiana degli ultimi quarant’anni, Umberto Mariani è presenten ella Galleria di Palazzo Medici Riccardi con una rassegna di opere comprese tra il 1967 e il 2011 curata da Giuliano Serafini. Saranno esposti circa 50 grandi lavori che testimoniano di una ricerca aperta alle sollecitazioni culturali dell’ora, ma anche fortemente decisa a perseguire un linguaggio proprio, linguaggio che nella varietà delle espressioni saprà mantenere nel tempo una rara coerenza interna. Si va dal ciclo di dipinti Oggetti Allarmanti (1967-73), dove la sontuosa e asettica figurazione tocca accenti di corrosiva ironia, ad Alfabeto afono (1974-81) che segna il transito di Mariani verso il concettuale, là dove la scrittura si sovrappone alla superficie del quadro che comincia ad estroflettersi e a cercare la terza dimensione. Nel clima dell’esperienza storica (Fontana, Manzoni, Bonalumi, Castellani, Scheggi) che ha visto affermarsi il monocromo e l’alterazione del piano pittorico, Mariani raggiunge con il ciclo Autobiografico (1977-2010) un’originalissima cifra che coniuga nell’opera ilsignificato simbolico allo splendore formale. Già nella produzione degli anni settanta si cominciava a intravedere una costante che a detta dello stesso artista è «un archetipo figurativo che appartiene all’arte di tutti i tempi e di tutte le civiltà»: il tema del panneggio. Aulico rivestimento del corpo, di cui nasconde la visione, il panneggio diventa in senso estensivo anche sipario che nasconde la scena,proponendosi ugualmente come limite dello sguardo, metafora dell’inconoscibile. A sottolineare la valenza esoterica dell’ultima produzione di Mariani – come allude lo stesso titolo della mostra – è ilmateriale di cui l’artista si serve per modellare le sue pieghe: la lamina di piombo. Metallo di tuttele trasformazioni e di tutte le ambiguità, posto da alchimisti e cabalisti sotto il segno di Saturno, il piombo sembra mutare qui veste attraverso il pigmento sabbiato che lo ricopre in una straordinariagamma di invenzioni cromatiche.

Pendant

 

 

 

 

 

della mostra, nelle sale della Biblioteca Riccardiana verrà esposto a cura di Giovanna Lazzi il libro Specchi, realizzato da Mariani nel 1987 in 50 esemplari e composto ognuno da 10 opere originalitra disegni, collages e frottages. Edito dalla Prearo di Milano , il volume è stato presentato, nell’ambito della collezione Bertini, al MOMA di New York (1992)e alla Fondazione Guggenheim di Venezia (1994, catalogo Allemandi).

Delle sole e numerosissime mostre personali tenute da Umberto Mariani in Italia e all’estero, si ricordano,tra le pubbliche, quelle al Palais des Beaux Arts (Bruxelles, 1973), Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (Parigi, 1974), Parco Massari (Ferrara, 1978), Galleria Civica (Portofino, 1980), Museo Archeologico (Teramo, 1992) , Palazzo Reale (Milano 1998), Università Bocconi (Milano, 2010).

Il catalogo, edito da Gli Ori Editori Contemporanei di Pistoia, oltre a quelli dei curatori si avvale di un testo di Lucrezia De Domizio.

Firenze: Umberto Marianiultima modifica: 2011-04-05T15:29:00+02:00da minobezzi1
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