Nazareno Giusti per loschermo
ltre 2mila euro in borse di studio è questo l’ambito premio che consentirà ai partecipanti alla terza edizione di “Fornaci in… canto” di proseguire senza difficoltà il loro percorso di perfezionamento musicale. Un premio niente male visto i tempi che corrono messo insieme grazie all’interesse del Comune di Barga che ha deciso di investire su questo evento cresciuto in modo esponenziale in soli due anni.
Centinaia di iscritti, più di 30 giurati, oltre 2000 gli spettatori dello scorso anno. Questi i dati alla mano snocciolati dagli organizzatori nella conferenza stampa di questa mattina nella Sala Consiliare in cui è stato presentato il nuovo bando per partecipare al concorso che si terrà nelle serate del 28, 29, 30 luglio, sempre, in Piazza IV Novembre a Fornaci di Barga.
Il bando, che scade il 1 luglio 2011, è aperto a cantanti e cantautori, band musicali e giovanissimi (unger 15) e a tutti i generi musicali. Ogni classificato gareggerà per una serie di Premi Speciali e per l’ambìto Premio “Elio Rigali”.
Anche quest’anno l’evento patrocinato dalla Provincia di Lucca, Regione Toscana, Comunità Montane di Mediavalle e Garfagnana sarà seguito dalla trsmissione radiofonica di Radio2000 condotta da Stefano Barsotti “Musicland”.
“Tra le novità di quest’anno- ha spiegato Lucia Morelli–la preselezione a porte chiuse, nei giorni 9 – 10 luglio presso il Teatro G. Pascoli di Fornaci di Barga che darà accesso alle eliminatorie” in cui i finalisti saranno selezionati da una giuria di qualità composta, come nelle passate edizioni, da artisti di provata esperienza didattica e musicale nonché da operatori del settore e critici musicali diretti dal maestro Aldo Tarabella che ci tiene a ricordare che il festival fornacino è “per molti giovani musicisti un’opportunità per misurarsi con un pubblico numeroso e con una giuria di tecnici”.
“E’ l’occasione- sottolinea anche Salotti- per condividere una passione e per mettersi alla prova. Allo stesso modo, attraverso il concorso, gli operatori del settore hanno la possibilità di conoscere realtà musicali di valore che, altrimenti, correrebbero il rischio di rimanere confinate entro contesti molto ristretti”.