Lucca: Bottini Art Village

Sara Berchiolli per loschermo

La sperimentazione contemporanea arriva a Lucca con “Bottini Art Village”, il nuovo progetto comunale che intende mettere in risalto il panorama artistico contemporaneo focalizzandosi sull’elaborazione linguistica, tecnica e tematica.

A partire dal mese di aprile 2011, Villa Bottini ospiterà l’ambiziosa iniziativa di coniugare il classicismo affrescato con l’innovazione partecipativa e condivisa dell’arte contemporanea, attraverso un ciclo di eventi aperto, interattivo e propedeutico.

Gli obiettivi socio-culturali sono palesi: il passato, la prestigiosa tradizione esiste ed è sotto gli occhi di tutti, ma perdere l’opportunità di un confronto internazionale con l’arte della nostra contemporaneità vorrebbe dire rimanere avulsi dal contesto e dalla crescita culturale dell’hic et nunc, del qui e ora. Valorizzare il passato attraverso il presente per presagire il futuro, dimostrando che l’arte, vecchia quanto l’uomo, non ha mai smesso di accompagnarlo.

Dal punto di vista tecnico-artistico, la selezione degli artisti, effettuata con il supporto di direttori di museo, curatori, critici e storici dell’arte –è stato creato un Comitato Scientifico di cui fanno parte l’Assessore alla Cultura del Comune di Lucca Letizia Bandoni, il Museologo e Direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni, il Direttore del CAV – Centro Arti Visive di Pietrasanta Alessandro Romanini, e un Comitato Tecnico formato dall’Ing. Antonella Giannini, dalla Responsabile delle Relazioni esterne ed internazionali del Lu.C.C.A. Michela Cicchinè e dalla Responsabile Progetti culturali del CAV – Centro Arti Visive di Pietrasanta Fabiola Manfredi – si concentrerà  in particolare sulla nuova generazione creativa under 40, per offrire  “in diretta” le sperimentazioni più innovative.

Pittura, scultura, design, fotografia, video-arte ma anche installazioni site-specific, assemblaggi, performance multimediali e apertura ad ogni forma di contaminazione possibile per riportare l’artista al centro dell’attenzione e catapultare il fruitore all’interno dell’opera stessa, che diventa così utente interattivo e, in alcuni casi, parte integrante dell’opera stessa.

 “Nel panorama artistico internazionale – dichiara Maurizio Vanni –, nel corso dell’ultimo trentennio si è sviluppata una koinè linguistica, alimentata dalla crescente mobilità degli artisti e dei protagonisti del mondo culturale, abbinata ad un ampliamento esponenziale della geografia artistica (nuove biennali e nuovi musei create nei paesi in via di sviluppo e in Medio oriente) e del turismo di massa. Questo si tradurrà in una mostra annuale e una relativa residenza-workshop di artisti e curatori, dedicati ad un paese straniero. Ogni anno infatti verrà creato un rapporto socio-culturale privilegiato con un paese straniero in grado di co-produrre uno scambio di “residenze” e un progetto espositivo, entrambi basati sul concetto di reciprocità. Il 2011 sarà l’anno della Tailandia”.

“Dal punto di vista linguistico-tecnico – sostiene Alessandro Romanini – l’intento è quello di focalizzare l’attenzione sulla crescente sinestesia dei linguaggi espressivi, sulla compenetrazione dei media, in particolare quelli tecnologici (fotografia, video e new media). La nuova figurazione pittorica e quella plastica saranno oggetto di attenzione particolare, per delineare il legame tra tradizione e innovazione, difesa delle tecniche e del repertorio storico abbinato alla volontà sperimentativa, caratteristiche che connotano l’attività della nuova generazione creativa. Un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, come si possa essere contemporanei anche utilizzando forme espressive considerate più tradizionali”.

Un elemento specifico di questo primo ciclo è quello dedicato alla dimensione italiana, nel contesto delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia: negli ultimi anni infatti sempre meno artisti italiani sono stati coinvolti nelle più importanti Biennali e manifestazioni artistiche internazionali o nelle strutture museali di grande reputazione.

Probabilmente questa carenza è dovuta alla mancanza di un’adeguata comunicazione unita alla mancata abitudine di pensare in lingua e di progettare eventi itineranti da parte di artisti, curatori e direttori museali.

A questo va aggiunta la cronica carenza del sistema poltico-culturale di monitorare e promuovere i giovani creativi, quelli cioè più fragili da un punto di vista economico e comunicativo, che spesso non trovano dinamiche di interazione con spazi e manifestazioni internazionali che garantiscono visibilità e curriculum.

A tal proposito, Villa Bottini vorrebbe facilitare la circuitazione di eventi e la co-progettazione di mostre con altre istituzioni culturali proprio per permettere ai giovani artisti di avere la massima visibilità possibile. In questo senso, sarà creato un evento specifico con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Lucca: Bottini Art Villageultima modifica: 2011-04-16T10:08:13+02:00da minobezzi1
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