Volterra (PI): Una torre pendente tutta in alabastro

 

Una ‘minitorre’ di Pisa (chei pisani chiamano familiarmente ir campanile der dòmo) , alta circa 3 metri e realizzata assemblando artigianalmente 25.000 pezzi diversi di alabastro. Questa l’opera “più grande al mondo”, spiega una nota, realizzata con questo materiale, alla quale sta lavorando uno staff di maestri artigiani di Volterra.
La creazione, una riproduzione fedele al celebre originale di piazza dé Miracoli (pendenza inclusa) in scala 1:25, sarà pronta per essere inaugurata il 20 aprile e resterà esposta nel salone di Santa Maria Maddalena in piazza San Giovanni a Volterra fino al 31 dicembre: dopodiché, sarà portata ‘in tour’, come una sorta di testimonial mobile della vera torre di Pisa “e dell’artigianato toscano”, spiega ancora la nota, in svariati paesi del mondo.
Certosino il lavoro che i 7 maestri alabastrai addetti alla sua messa a punto stanno portando avanti: la ‘minitorre’, che avrà, una volta terminata, il peso di 9 quintali ed un basamento ampio 2,4 metri, è stata progettata per riprodurre fedelmente anche le varie sfumature di colore dell’originale. A tal fine, vengono impiegati nella sua costruzione sei tipi diversi di alabastro (calcarifero, bianco, pietra gialla, agata, cipollone), tutti provenienti da una cava situata nei pressi di Volterra. Minuziosa la realizzazione del portale d’ingresso della torre, del quale fanno parte 4200 pezzi; colonne e capitelli che ornano la struttura sono poi 205 in totale, mentre le campane, 7, sono state realizzate in fusione d’argento, così come le altre decorazioni metalliche. Al progetto, curato dall’associazione Arteinbottega, hanno contribuito, tra gli altri, l’Opera primaziale pisana, Comune e Provincia di Volterra, Fondazione Cassa di risparmio di Volterra.

CURIOSITÀ SULLA TORRE
La Torre è stata realizzata esclusivamente con sei tipi di alabastri volterrani: cenerino, calcarifero, bianco, pietra gialla, agata, cipollone, provenienti dalla cava del Cipollone di San Anastasio di Volterra, di proprietà della Ditta Bianchi Romano.
E’ costituita da otto settori più il basamento o catino con il variegato mosaico del pavimento e la ringhiera di recinzione in argento.
L’intera opera è composta da circa 25.000 pezzi , solo il portale d’ingresso ne conta ben 4200.
Le colonne e i capitelli sono 205 di cui 15 nel primo settore, 180 dal secondo al settimo e 10 nella cella campanaria. Le campane sono sette realizzate in fusione d’argento come tutti gli altri elementi metallici decorativi.
Il peso è di 9 quintali ca. e l’altezza complessiva da terra mt. 3,00 ca. e dal basamento mt. 2,40 ca. Le tecniche di lavorazione usate sono quelle tradizionali come gli strumenti impiegati, anche se in alcuni casi quest’ultimi sono stati studiati e creati appositamente per superare le varie difficoltà di esecuzione.
La Torre Pendente in Alabastro di Volterra è realizzata in scala 1 : 25.
Al progetto hanno contribuito: l’Opera Primaziale Pisana, la Provincia di Pisa, la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, il Comune di Volterra, la Cassa di Risparmio di Volterra Spa, il Consorzio Turistico Volterra Valdicecina Valdera.
Sono sette gli artigiani che con la loro diversa esperienza lavorativa hanno eseguito l’opera: Marco Ricciardi per il coordinamento e lo sviluppo tecnico esecutivo dell’opera,
Alab’arte, Alabastri Pecchioni, Ditta Romano Bianchi, Daniele Boldrini, Valdo Gazzina, Gloria Giannelli.

Hanno collaborato: Cercando l’Oro, Fabula Etrusca, TN di Nello Trinciarelli, Vito Tognarini, Dante Ghilli per la documentazione fotografica, lo storico e critico d’arte Ilario Luperini, Studio Dumase per l’allestimento dell’esposizione e i soci di ARTEINBOTTEGA.
La supervisione dell’intera operazione è stata curata da Renato Casini presidente di ARTEINBOTTEGA.

Per informazioni:

www.torrependenteinalabastro.com

Volterra (PI): Una torre pendente tutta in alabastroultima modifica: 2011-04-18T11:15:00+02:00da minobezzi1
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