Suvereto (LI): Dove tutto splende

Suvereto sorge nella val di Cornia, a cavallo fra la Maremma livornese e quella grossetana, in prossimità della foce del fiume Cornia. La zona si caratterizza per aree archeologiche di epoca etrusca, tra le quali spiccano quelle del golfo di Baratti e di Populonia, e per i centri storici di epoca medievale.

Notevole è inoltre la ricchezza del sottosuolo, sfruttato per le numerose miniere già dai tempi degli Etruschi. Molto conosciuti a livello nazionale e internazionale sono i vini della val di Cornia DOC, di cui quelli prodotti nei territori di Suvereto hanno diritto alla denominazione di sottozona “Suvereto” (il Comune ha la Presidenza di Città del Vino).

Nel borgo medievale, in cui si alternano case e botteghe medievali in una scala cromatica di rossi e grigi con i coppi dei tetti, possiamo visitare la Rocca Aldobrandesca, la Chiesa del Crocifisso, che ospita il patrono di Suvereto e sorge accanto allo splendido chiostro dell’ex convento di S. Francesco, la Chiesa della Madonna di sopra la porta, che deve il nome a un’alluvione del paese quando l’immagine della Madonna aprì la porta di sotto permettendo il deflusso delle acque, la romanica Pieve di S. Giusto, che ospita il Museo d’arte sacra, il trecentesco Palazzo Comunale, il Museo artistico della Bambola.

Fuori dall’abitato meritano la visita la Chiesa della SS. Annunziata, costruita per volere di Matilde di Canossa, la Chiesa di S. Tommaso, eretta in una zona ove si rifugiavano le famiglie agiate di Suvereto per sfuggire alla malaria, e la Cantina Petra, moderna struttura avveniristica costruita al centro di un’area vitata, il cui aspetto rimanda alle antiche residenze toscane di campagna. Il piccolo centro toscano fa parte del Parco naturale di Montioni, inserito nel sistema dei Parchi della val di Cornia, caratterizzato da una ricca fauna, rari esempi di flora tipicamente mediterranea e importanti monumenti di epoca napoleonica recentemente ristrutturati nella piccola frazione di Montioni, quali le terme “della Baciocca” e un obelisco commemorativo dedicato a Elisa Bonaparte.

Ma il paesaggio è abitato anche da ulivi centenari, testimoni di un territorio, che producono un apprezzato extravergine di oliva (Suvereto è Città dell’Olio), e che contendono ai sugheri il primato nei campi. Unica Bandiera Arancione del Touring Club della Provincia di Livorno, per le sue politiche di promozione e valorizzazione del territorio Suvereto è uno dei Borghi più belli d’Italia e inserito nel circuito delle Città Slow.

E il calendario eventi ne è testimonianza. Il cinghiale e le sue pregiatissime carni sono al centro della “Sagra di Suvereto” in novembre, mentre le origini esaltano le “Serate medievali” di luglio, con il celebre matrimonio medievale in costume cui tanti sposi ambiscono. Ad agosto le “Serate del fungo porcino”, e poi “Il simposio di Bacco”, il “Carnevale nel borgo”, le fiere a maggio e a settembre, “Calici di stelle” il 10 agosto, “Il borgo dei ragazzi” a fine settembre.

Basta oltrepassare la porta merlata per trovare il primo bancone con la famosa salsiccia di cinghiale, il prosciutto “col pelo”, le fette di polenta arrostita, mentre in cucina spiccano la selvaggina e il cinghiale, con le pappardelle al cinghiale e i tortelloni maremmani ricotta e verdure come piatti principali. L’artigianato tradizionale è in fase di recupero: la lavorazione del cuoio, soprattutto per rievocazioni storiche e sfilate medievali, e la scuola del merletto a tombolo. Suvereto conserva ancora una caratteristica toscana, il canto in ottava rima o poesia improvvisata, che allieta il ricco calendario eventi.

La poesia e il cibo fanno virtù: a Suvereto trovi questo, e anche molto di più.

Federico Ligotti

f.ligotti@oliovinopeperoncino.it

Suvereto (LI): Dove tutto splendeultima modifica: 2011-04-19T12:15:59+02:00da minobezzi1
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