Lucca: Cresce l’export, ma….

La crisi è tutt’altro che superata ma il mercaqto inizia a mostrare timidi segnali di concreta ripresa. E’ quanto emerge dal rapporto periodico dell’ufficio statistica della Camera di Commercio, che per il primo trimestre del 2011 evidenzia numeri in crescita sia per l’export che per l’import delle imprese della provincia di Lucca.

L’indagine indica una decisa ripresa della domanda estera, con un valore esportato in crescita complessiva dell’11%. Rispetto alle altre province toscane, Lucca si colloca perfettamente nella media, accanto a Prato (+10,6%), Grosseto (+10,7%), Firenze (+11,6%), Pisa (+13,3%) e Livorno (+18,1%). Nessuna peculiarità territoriale in sostanza, ma un mercato che segue il trend regionale (e nazionale), con timidissimi risultati tutto sommato se si pensa che una fetta della percentuale in saldo positivo dipende anche dall’aumento dei prezzi.

A far da traino dell’industria provinciale è sempre il cartario che, nel suo complesso, rappresenta il 25,1% dell’intero export e continua a migliorare le proprie performance con una variazione positiva del 16,3%. All’interno del settore, la pasta da carta, carta e cartone registra un aumento del 49,2%, mentre quello relativo agli articoli di carta e cartone diminuisce dello 0,7%.

La vera novità è l’eccezionale incremento dell’export dell’Industria meccanica (+62,9%), corrispondente a oltre 114 milioni di euro, contro i 70 milioni di euro del 1° trimestre 2010.

«Con questo andamento – commenta Claudio Guerrieri, presidente della Camera di Commercio di Lucca – la Meccanica, che presenta un’incidenza del 15,1% sul totale, sembra proprio aver superato la crisi, essendo riuscita a tornare sui livelli del 2008».

Il comparto si colloca infatti nuovamente in seconda posizione nella classifica dei settori che guidano l’export, sopravanzando l’industria del Cuoio e delle Calzature, che mantiene un’incidenza del 14,1% sul totale e nel cui ambito le calzature (12,9% dell’export provinciale) continuano a raccogliere i frutti del processo di ristrutturazione orientato verso la produzione di prodotti di fascia medio-alta e segnano, quindi, un aumento dell’8,3%.

Al quarto posto troviamo l’Industria metallurgica (9,4% del valore export complessivo), che registra una variazione positiva del 14,7% dovuta quasi esclusivamente all’incremento del prezzo del rame; segue l’Industria alimentare (7,5% del valore esportato) con un aumento più contenuto pari al 4,3%.

Il settore della Fabbricazione materiale elettrico e meccanica di precisione (5% dell’export totale), strettamente collegato all’industria del rame, registra aumenti del 22,1%, così come la Gomma e plastica (2,2% del totale export), che cresce del 20,5%.

Il Tessile e abbigliamento (2,5% dell’export provinciale), sull’onda positiva degli articoli di abbigliamento, segna un aumento complessivo del 34,3%. Infine, l’Industria lapidea, del vetro e pietre estratte (4,5% dell’export provinciale) rileva in incremento del 20,3%, riferibile essenzialmente alla lavorazione del marmo.

«In sintesi – spiega Guerrieri – il primo trimestre 2011 è contraddistinto dal segno positivo per quasi tutti i settori, a eccezione della Cantieristica, che peggiora la contrazione già evidenziata nell’ultimo biennio (-0,6% nel 2009 e -1,6% nel 2010), e dell’Industria Chimica, che registra una flessione del 5,2%, attribuibile essenzialmente ai prodotti dell’industria farmaceutica».

Import – Per quanto riguarda l’import le percentuali di crescita sono enormi, in parte dovuti alla lenta ripresa economia, in parte ovviamente dovuti alla drammatica debolezza del mercato italiano in fatto di materie prime, oltre che per la scarsa competitività a livello di prezzi, fortemente penalizzati dell’Euro.

Gli incrementi maggiori riguardano il Cartario (+32,8%), con 174 milioni di euro nel 1° trimestre 2011 rispetto ai 131 milioni del 1° trimestre 2010. L’aumento riguarda esclusivamente la pasta da carta, carta e cartone (+34%), mentre si riducono le importazioni degli articoli di carta e cartone (–10,7%). La crescita dei valori importati è attribuibile sia alla ripresa dell’attività da parte di importanti aziende, sia al rialzo dei prezzi delle materie prime. Anche qui resta salda la leadership del settore, che rappresenta il 37,4% dell’import totale.

In crescita anche le importazioni dell’industria alimentare, che rappresentano il 13,7% del totale e registrano una variazione pari a +32,9%, dovuta essenzialmente all’acquisto di olio di oliva (+44,3%) prodotto base dell’industria olearia provinciale, probabilmente riconducibile a una crescita della domanda del mercato nazionale.

I livelli di import per Chimica, vernici e farmaceutica crescono del 15,8%: considerata il calo dei prodotti  farmaceutici (-3,5%), l’aumento corrispondente a circa 7 milioni di euro è determinato dai prodotti chimici (materie plastiche e gomma sintetica), che risentono sia dell’aumento del prezzo del petrolio, sia dell’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro, che è la moneta di valutazione del greggio.

Nel sistema Moda il settore Cuoio e Calzature (6,4% dell’import provinciale) rileva una variazione positiva del 13,8%, al cui interno le Calzature vedono salire del 9,7% le importazioni. L’industria Tessile e abbigliamento rileva un aumento più consistente (+58%) anche se i valori del settore rappresentano solo il 3,9% dell’import totale.

L’industria della Fabbricazione materiale elettrico e meccanica di precisione (2,7% dell’import) registra un aumento del 13,4%, così come l’ industria Lapidea, del vetro e pietre estratte (1,9% dell’import) che, nel suo complesso, incrementa i valori del 2,4%. Più significativo il rialzo relativo all’Industria della gomma e plastica (+40,5%) anche se il peso percentuale del settore sul totale è solo dell’1,7%.

La Cantieristica verifica un aumento consistente delle importazioni, che si attestano a quasi 15 milioni di euro: si tratta prevalentemente di componentistica per la realizzazione del prodotto della nautica viareggina.

Infine i prodotti agricoli, caccia e pesca incrementano del 57,1%, aumentando il proprio peso sul totale import (da 1,4% a 1,8%).

La diminuzione delle importazioni, corrispondente a circa 1 milione di euro, riguarda solo l’industria Meccanica e metallurgica (-2,3%). In questo comparto le importazioni di rame, che costituiscono circa il 50% del valore complessivo del settore, aumentano del 32,8% rispetto al 2010 e, come già osservato nei dati export, in questo ha un ruolo determinante la crescita del prezzo del metallo.

Secondo Guerrieri, «la cartina di tornasole degli andamenti dell’export, soprattutto in una provincia come Lucca, in cui è forte la presenza dell’industria di trasformazione, è l’import. Normalmente, infatti, più si esporta e più c’è bisogno di materia prima. È decisamente significativo, dunque, in questa ottica, il +26,7% fatto registrare a Lucca dalle importazioni. In Toscana, solo Livorno, Firenze e Arezzo mostrano percentuali più elevate».

Soddisfazione per l’andamento del mercato lucchese viene espressa anche dal presidente della Provincia Stefano Baccelli: «La ripresa dell’export della provincia di Lucca è la migliore risposta che il nostro sistema economico e produttivo poteva dare all’impegno e agli investimenti che la Provincia e gli altri suoi partner istituzionali hanno realizzato in questi ultimi anni a sostegno del sistema industriale. Tra questi, gli investimenti pari oltre 15 milioni di euro finalizzati a dotare le imprese – in particolare quelle dei distretti cartario e lapideo – della rete a banda larga in fibra ottica.

Sono sempre più convinto che la sfida delle nostre imprese sui mercati mondiali si giochi ormai prevalentemente sul fronte dell’innovazione: trasferimento tecnologico, tecnologia applicata ai prodotti, creazione di servizi innovativi. Un fronte sul quale la Provincia di Lucca è fortemente impegnata e non da oggi.  Nel contempo, ritengo necessario lavorare per la definizione di un Piano di Rilancio dell’Economia locale che veda coinvolti ed impegnati tutti principali attori del sistema economico, a cominciare dalla Camera di Commercio, che già aveva affiancato la Provincia con il Piano Locale di Sviluppo».

loschermo

Lucca: Cresce l’export, ma….ultima modifica: 2011-07-30T16:14:50+02:00da minobezzi1
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