Giglio Isola (GR): Mare pattumiera

 

I fondali marini nei pressi dell’Isola del Giglio rischiano di diventare una discarica. A lanciare l’allarme è Greenpeace che ieri ha effettuato un monitoraggio a Cala Cupa durante il quale sono state recuperate oltre 200 bottiglie di plastica, scarpe, lattine e altri oggetti tra cui una lavatrice e uno stereo.

«Troppo spesso sotto la superficie del mare si nasconde ciò che non vogliamo vedere: rifiuti, sostanze inquinanti, fondali distrutti da attività di pesca e ricreative ben poco rispettose dell’ambiente- ha sottolineato Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia – Fa rabbia vedere come alla fine della stagione turistica alcuni tra i fondali più belli del Santuario si trasformino in una vera e propria discarica. È ora di tutelare davvero il nostro mare a partire dalle aree più sensibili».

Ricordiamo che siamo in uno dei  luoghi più belli del Santuario dei Cetacei, un vero e proprio patrimonio naturale ed uno dei siti più importanti per immersioni in Italia. Purtroppo – spiegano da Greenpeace- nonostante si trovi nell’area protetta del Santuario, che si estende tra Toscana, Liguria e Costa Azzurra, non vi sono regole specifiche contro l’inquinamento, nessuna misura per limitare il traffico marittimo nelle zone più sensibili o controlli per evitare l’abbandono di rifiuti dalle imbarcazioni come previsto dalla normativa internazionale (secondo Marpol Annesso 5, è vietato lo scarico in mare da navi di ogni tipo di rifiuto, fatta eccezione dei resti alimentari oltre le 12 miglia). Durante l’iniziativa di recupero dei rifiuti sono inoltre state documentate zone con gorgonie spezzate e chiari segni di degrado legato ad ancoraggi impropri. Un danno ambientale che potrebbe essere evitato con il posizionamento di boe per l’ancoraggio e il controllo delle imbarcazioni turistiche nelle aree di maggior valore ecologico.

«Il Santuario dei Cetacei attende da oltre dieci anni la dovuta tutela. Non ci sorprende che in assenza di regole precise la presenza di questi animali, anche al largo dell’isola, sia sempre più sporadico mentre il degrado dell’ecosistema marino aumenta. È responsabilità delle istituzioni e di noi singoli cittadini iniziare a prenderci cura di un patrimonio ambientale che è di tutti» ha concluso Monti. 

A dieci anni dalla legge con cui l’Italia sanciva la creazione del Santuario dei Cetacei ribadisce ancora una volta l’associazione ambientalista, è ora che il ministero dell’Ambiente, insieme alle Regioni che si affacciano sull’area, mettano in atto un preciso piano di gestione per tutelare l’ambiente e gli interessi delle comunità locali, come quella del Giglio, che dalle sue ricchezze dipendono.

greenreport

Giglio Isola (GR): Mare pattumieraultima modifica: 2011-09-06T17:06:34+02:00da minobezzi1
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