E’ in questo periodo che in Toscana si celebra uno dei frutti più prelibati, che un tempo serviva per sfamare intere famiglie durante i mesi invernali e che, ridotto in farina, permette di realizzare ricette tipiche gustose ed ancora attuali.
Del resto è stato Giovanni Pascoli a definire il castagno “l’albero del pane”, e la castagna veniva da lui chiamata “il pane dei poveri”, perchè rappresentava il cibo di moltissime famiglia contadine soprattutto nella zona dell’Appennino Tosco-Emiliano e delle Alpi Apuane.
Ora però la castagna è diventata un frutto ricercato, e quella toscana è una delle eccellenze della nostra terra.
Le varietà di castagne commestibili in Italia sono quasi trecento, ma la castagna della Garfagnana è sicuramente una delle migliori, tanto che la farina di neccio della Garfagnana è stata insignita dalla Comunità Europea del marchio DOP (Denominazione di origine protetta).
Riconoscimenti anche per le castagne del Monte Amiata e per il Marrone del Mugello, entrambi premiati con il riconoscimento IGP.
Ad ottobre cominciano dunque le feste e le sagre in Toscana dedicate alle castagne, soprattutto nelle zone della Lunigiana, del Mugello e del Monte Amiata.
Questi alcuni appuntamenti:
Dal 1 al 9 : La Casstgna racconta a Licciana Nardi (MS)
Dal 9 al 30 ottobre: 48° sagra della castagna a Marradi (Fi)
Dal 9 al 30 ottobre: Sagra del marrone e dei frutti del sottobosco a Palazzuolo sul Senio (Fi)
Il 16 ottobre: la Tordata e Sagra della Castagna a Sassetta (Li)
Dal 15 al 23 ottobre: Sagra della polenta e delle castagne a Ronta, Borgo San Lorenzo (Fi)