Anche le industrie hanno a loro volta presentato domanda per la Igp del cantuccio toscano, che si differenzia dal biscotto di Prato – oltre che per la produzione industriale invece che per quella artigianale – per l’uso di ingredienti, come il miele, che permettono una conservazione più lunga del prodotto. Le due richieste viaggiano in realtà su binari paralleli e per ora non si può parlare di “guerra” tra artigiani e grandi industrie dolciarie, anche perchè ci sono pasticceri pratesi che hanno sottoscritto entrambi i disciplinari.
La Regione ha accolto entrambe le domande, ora la palla passerà a Bruxelles, che dovrà certificare il riconoscimento. I problemi potrebbero sorgere se fosse accolta solo una delle due domande. Nel video il servizio del Tg di Tv Prato.