Pescia (PT): Alberi di Natale sì, ma made in Tuscany

 

 

Il Natale si avvicina e quindi come ogni anno anche la scelta della tipologia dell’albero di Natale. Di plastica o naturale? La Coldiretti Toscana non ha dubbi ed invita i cittadini a riflettere prima di scegliere e ad optare per un albero naturale “made in Tuscany”. 

Gli abeti di plastica provenienti soprattutto dalla Cina e alcune varietà naturali di abete rosso coltivate in paesi del Nord ed Est dell’Europa- informano da Coldiretti- invaderanno i mercati nazionali e faranno concorrenza (visti i prezzi bassi) alle produzioni di abeti naturali che si effettuano nella nostra regione.

La Toscana infatti, oltre alla capitale della Stella di Natale con i distretti di Pescia e Viareggio leader nazionali (oltre 5 milioni di esemplari), è anche la capitale degli alberi di Natale. Solo nel Casentino e in una piccola parte della Valtiberina si coltivano oltre 1,5 milioni di piante mentre quelle commercializzate sono, secondo le stime più recenti, circa 390.000 per un volume di affari di 2 milioni e mezzo di euro.

«Per prima cosa stiamo parlando di una produzione fortemente radicata in Toscana che da lavoro a centinaia di addetti e decine di aziende specializzate -ha introdotto Tulio Marcelli, presidente regionale Coldiretti-Secondariamente si tratta di una produzione che ha ripercussioni positive anche sul territorio e l’ambiente perché sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono contribuendo così a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l’erosione e gli incendi. Infine, per noi toscani, si tratta di una produzione tipica del territorio. Quasi una produzione a km zero che non ha quindi bisogno di fare lunghe e stressanti tratte per arrivare sino nei nostri vivai, e poi nelle nostre case come accade per esempio per gli abeti che arrivano dal Nord Europa, o peggio ancora per gli abeti di plastica Made in Cina che invece arrivano dall’altro capo del mondo».

Per guidare il consumatore all’acquisto dell’albero “giusto” la Coldiretti ha stilato un vero e proprio manuale che potrà essere molto utile nella scelta. Il punto di partenza è quello dell’etichetta con l’indicazione dell’azienda di produzione e l’iscrizione al registro fitosanitario.

«E’ un requisito fondamentale per sapere cosa stiamo portando a casa – ha concluso Marcelli – l’albero di Natale Made in Toscana è un segno distintivo di sensibilità e un atto d’amore verso il territorio dove si è nati». Ma specialmente in periodo di crisi economica il capitolo prezzi è fattore fondamentale nella scelta finale dell’albero. Coldiretti informa che i prezzi al consumo saranno sostanzialmente stabili e cambieranno a seconda della varietà, della presenza o meno del vaso e dell’altezza. Dai 10-30 euro dell’abete più piccolo si può arrivare sino ai 500 euro per le piante di grandi dimensioni.

Il vademecum Coldiretti per la scelta corretta dell’albero di Natale:

Prima di comprare l’albero
Preventivare l’acquisto con qualche giorno di anticipo per dare modo all’albero – sostiene la Coldiretti – di adattarsi al nuovo ambiente e distendere bene i rami, precedentemente imprigionati dalla rete per il trasporto; misurare accuratamente l’altezza del soffitto di casa, per non trovarsi con un albero troppo alto perché all’aperto gli alberi sembrano molto più piccoli che all’interno.
Al vivaio
Verificare la presenza dell’etichetta con l’indicazione dell’azienda di produzione e l’iscrizione al registro fitosanitario; non andare alla ricerca di un albero perfetto perché ogni esemplare tende ad avere un lato meno ricco di rami nella parte cresciuta verso nord e poi ricordarsi che si tratta di un albero vivo la cui naturale asimmetria è sicuramente compensata dall’autenticità dello stesso; tutte le conifere tendono a perdere gli aghi nella parte interna dei rami ma ciò non significa che l’albero sia vecchio e in ogni caso, per evitare di sporcare macchine e case, chiedere al vivaista di scuotere l’albero per far cadere gli aghi secchi.
Una volta a casa
Sistemare l’albero in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore, come stufe e termosifoni e al riparo da correnti d’aria, come porte e finestre al riparo da eventuali forti folate di vento; evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami; non spruzzare neve sintetica e spray colorati perché l’albero è vivo e respira; mantenere la terra umida ma non eccessivamente bagnata, anche con l’utilizzo di un nebulizzatore, che potrebbe essere applicato anche ai rami in assenza di fili elettrici.
Chiedere al vivaista, aggiungiamo noi, le modalità per effettuare un corretto riposizionamento dell’albero di Natale per evitare che, passate le feste, gli alberi vadano a riempire i cassonetti.

 greenreport

Pescia (PT): Alberi di Natale sì, ma made in Tuscanyultima modifica: 2011-11-30T17:52:41+01:00da minobezzi1
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