La Fondazione Tobino inaugura sabato 10 dicembre, all’interno dell’ex Ospedale psichiatrico di Maggiano, il percorso museale Stanze con vista sull’umanità, un viaggio che ripercorre e documenta le varie evoluzioni della psichiatria nell’epoca moderna.
“Accanto ai terribili oggetti tradizionali – spiega Andrea Tagliasacchi, presidente della Fondazione – come le camicie di contenzione o le macchine per l’elettroshock, il percorso mette in evidenza lo sguardo unico e autentico dei degenti: ci saranno i loro dipinti, i prodotti dei loro lavori manuali e gli oggetti della quotidianità.” Accanto agli autoritratti dai volti stralunati e fantasiosi ci sarà, per quest’occasione, La vergine pazza di Lorenzo Viani (1929, collezione privata), uno dei capolavori del più visionario tra gli espressionisti europei.
L’itinerario espositivo di Stanze con vista sull’umanità riprende la mostra Il turbamento curato (Lucca, Palazzo Ducale, 2008) naturalmente rivista e ampliata. Si tratta di un percorso nella storia medico-scientifica dell’Ospedale psichiatrico di Maggiano ma, ancor più, del racconto dell’evoluzione della terapia psichiatrica: da un approccio organicistico a una nuova concezione, che ha come oggetto non solo il cervello ma “la vita interiore, la soggettività dei pazienti”. Un cammino che l’Ospedale psichiatrico di Maggiano ha vissuto, trasformandosi da “prigione di matti” a luogo di terapia dove il malato poteva coltivare le proprie capacità e nel quale i medici entravano in relazione con i pazienti.
La mostra si articola in tre ambienti, un viaggio emotivo che partendo dalla profonda disperazione attraverso l’umanizzazione del malato psichiatrico giunge alla liberazione nella poesia. La prima stanza è l’abisso, gli oggetti – la macchina per l’elettroshock, le camicie di contenzione, il guanto volumetrico di Patrizi – emergono dal buio profondo. L’opprimente colore viola di pareti e soffitto, la disperazione cantata dalla voce di Alda Merini, l’insopportabile odore dell’ammoniaca, segno di pulizia e cancellazione delle identità. La seconda sala propone l’altro volto del ricovero: l’ospedale ha aperto le porte a terapie diverse nel tentativo di entrare in relazione con il malato. Qui trovano spazio gli oggetti di una quotidianità più umana: le urne per le votazioni, le pitture e i lavori manuali prodotti dai malati, le chiavi, le fotografie. Il buio si è rischiarato, la luce si alterna alla tenebra. Infine, salendo le scale, si giunge all’ultima sala: il luogo della poesia. La malattia mentale si trasfigura nello spazio magico della letteratura di Mario Tobino. Il percorso è in perfetta continuità con le stanze in cui lo scrittore visse sino all’ultimo e che chiudono il viaggio proponendo un’immersione nella sua casa di “medico, uomo e poeta”. Il percorso non è accompagnato da pannelli informativi o didascalie per non interrompere l’attenzione emotiva del visitatore. Tutte le informazioni sono riportate su pannelli nel corridoio che possono essere letti prima o dopo la visita.
Stanze con vista sull’umanità
Fondazione Mario Tobino
dal 10 al 21 Dicembre 2011 e dal 3 al 29 Gennaio 2012
Via di Fregionaia 692, 55100 Maggiano – Lucca
Tel e fax + 39 0583 327243
Www.fondazionetobino.it
Orario mostra
Lunedì, Mercoledì e Venerdì: 9.00 – 13.00
Martedì e Giovedì: 9.00 – 13.00 e 15.00 – 17.00
Sabato e Domenica: 15.00 – 18.00