Forte dei Marmi (LU) Vademecum per la GdF

  Leonardo Romanelli per dissapore

Non solo piccole località amene, metà noblesse oblige metà cinepanettone, nel mirino della Guardia di Finanza, che ieri, dopo Cortina e Portofino, ha napalmizzato il centro storico di Roma per contrastare l’evasione fiscale. Risultato: quasi il 50% delle violazioni. 190 mancate emissione di scontrini e ricevute fiscali su 405 controlli e 500 mila sequestri di prodotti contraffatti.

E siccome Attilio Befera, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha annunciato nuovi blitz tra grandi città e minuscoli sfarzi, ci siamo permessi di compilare una breve guida gourmet per le prossime operazioni.

FORTE DEI MARMI.
Località di culto per ostentatori compiaciuti nel caldo estivo ma ricca di sfoggio anche d’inverno, da quando il russo è la lingua più diffusa ha fatto registrare una tendenza inversa rispetto alla media nazionale, qui per bere e mangiare si spende di più. Punti di interesse:

Lorenzo. Evitato dai toscani se non amici degli amici, per i milanesi è ormai un’istituzione. Prezzi da infarto, discriminazioni vistose tra nuovi clienti e abituali, pesce squisito, servizio che si adegua al livello di cummenderia, o casalingo o iperprofessionale. Carta degli champagne solo per esperti di paradisi fiscali.
Bistrot.
Si vagheggia di una mancia principesca lasciata dal magnate Roman Abramovich sulla tavola brulicante di aragoste e frutti di mare come nemmmeno la barriera corallina. Ciò detto, e aggiunta una doverosa postilla sui camerieri bilingue –italiano e russo, appunto– il pesce è una favola e lo chef niente male. Inoltre, con il campionario di varia umanità sfoggiante seduto ai tavoli, il divertimento è assicurato.

……….(segue VENEZIA ed altri siti del genere)

Forte dei Marmi (LU) Vademecum per la GdFultima modifica: 2012-01-16T10:03:00+01:00da minobezzi1
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