Lucca: Parte Salute e Benessere

 

Arcimboldo e Arcimbolzo

EDITORIALE di FRANCESCA FANUCCHI* per loschermo


“L’uomo è ciò che mangia”, diceva Ludwig Feuerbach. Quindi, se siamo, è perché ci nutriamo. Le abitudini alimentari rappresentano infatti il riflesso della evoluzione umana, l’ambiente nel quale l’individuo vive e lo stile di vita che adotta. Se sono ciò che mangio, voglio essere una cosa buona, gustosa e di qualità.

E certamente non predestinata a una vita adulta costellata di malattie e malesseri. Perché vivere più a lungo, se la qualità della vita diventa pessima?

Oggi viviamo in una condizione di salute precaria, turbata da problemi organici attribuiti al ritmo di vita logorante e stressante, ma che in realtà rappresentano il viatico delle cosiddette “malattie del benessere”obesitàdiabete, ipertensione,sindrome metabolicaipercolesterolemia, eccetera.

Grazie alla scienza della nutrizione, è stato accertato che una sana alimentazione rappresenta il primo passo per la prevenzione, la tutela della salute e la correzione di squilibri e carenze, che cattive abitudini alimentari possono portare all’ organismo. Citando François de La Rochefoucauld “mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte”.

E quando parliamo di dieta nutriente e sana non intendiamo privazioni e sacrifici: si può mangiare bene anche senza soffrire.

Basta trovare il giusto connubio tra alimentazione, qualità dei prodotti e attività fisica, senza perdere le nostre abitudini alimentari.

Per comprendere come e perché il modo di alimentarsi influisce sulla salute e sul nostro benessere, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo e ripercorrere le abitudini alimentari dall’uomo primitivo ai giorni nostri. La dieta dell’ Homo habilis si basava sulla raccolta del cibo (bacche, frutta, vegetali) e solo saltuariamente su piccoli animali, spesso trovati gia morti. Quella dell’Homo globalis è una dieta onnivora, a forte indirizzo carnivoro, ma rischia di essere caratterizzata da mucche pazze, polli all’aviaria, edulcoranti artificialiacidi grassi idrogenati (grassi sottoposti ad un processo chimico, che allunga la conservazione di prodotti come margarina, merendine, patatine. – Ma accorciano la salute, soprattutto quella del fegato, ndr), frutta e verdura splendide alla vista, ma prive di nutrienti.

E’ quindi indispensabile alimentarsi in modo cosciente e consapevole, per beneficiare delle proprietà nutritive e salutari dei cibi che mangiamo, tenendoci alla larga dai pericoli dell’alimentazione moderna, sempre più industrializzata e inquinata.

Per essere fonte di vitalità e di salute, anche la piramide alimentare si è evoluta fino a proporre il Piatto Sano, la guida nutrizionale messa a punto dall’Università di Harvard, che indica cosa mangiare e in quali proporzioni, senza prescrivere calorie o porzioni giornaliere, poiché il fabbisogno varia da persona a persona.

Il Piatto Sano è composto per metà di verdura e frutta, da consumare variando la qualità e il colore, a cui corrispondono principi nutritivi diversi. Un quarto del piatto è composto da proteine: pesce, carni bianche, proteine vegetali (per la gioia di vegani e vegetariani), limitando le carni rosse e gli affettati. Nell’ultimo quarto si trovano i cereali integrali (riso, pane e pasta integrali) e non quelli raffinati, come il riso brillato e il pane bianco. Accanto al Piatto Sano una bottiglia di olio extravergine di oliva, che assicura il corretto apporto di grassi sani. E tanta acqua, evitando il consumo di bevande zuccherate. Meglio un buon bicchiere di vino rosso, ma con moderazione.

Lo stile di vita odierno è sempre più sedentario e stressante. Il movimento e i momenti di relax scarseggiano, così utilizziamo meno energie, mentre i consumi alimentari restano invariati e peggiorano nella qualità. Ecco allora che a fianco del Piatto Sano, si inserisce l’indicazione di essere attivi, per mantenersi in buona salute.Assicurarsi la sopravvivenza energetica infatti non significa essere in salute. Gli alimenti, attraverso la loro trasformazione chimica ,possono determinare squilibri nell’ organismo, che fanno insorgere fastidi o malesseri.

Una sana alimentazione e la personalizzazione della dieta giornaliera, permettono invece di nutrirsi secondo le caratteristiche del proprio fisico, rispettandone le esigenze e sopperendo alle naturali lacune, per migliorare la performance fisica e intellettiva. Quindi per mantenersi in salute.

Dobbiamo proprio restituire all’atto del cibarsi la giusta importanza, senza fanatismi, ma anche senza troppa leggerezza. Attraverso questa nuova rubrica su www.loschermo.it impareremo dunque – nel tempo – a riconoscere e gestire i segnali del corpo e mantenerci in armonia con noi stessi, trovando una giusta sintesi tra nutrimento, allenamento fisico e benessere.

* Biologo nutrizionista, dottore di ricerca in Biotecnologie molecolari

 

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Lucca: Parte Salute e Benessereultima modifica: 2012-02-16T09:45:38+01:00da minobezzi1
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