Carrara: Il solito giro di vite delle banche e pmi allo sbando

(Adnkronos) – Flop delle richieste di credito in provincia di Massa e Carrara nel mese di gennaio: -50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Mentre 7 imprese su 10 sono costrette a ricorrere alla banca per pagare le fatture di fornitori e gli oneri previdenziali (Inps, Inail, Casse varie, Iva), solo 3 (su 10) imboccano invece la porta girevole degli istituti di credito per ottenere finanziamenti da investire nell’azienda e nel miglioramento dei servizi e dei prodotti. In calo i finanziamenti ammessi alla garanzia: 59 milioni di euro nel 2010 contro i 42 milioni dei 2011. 17 milioni in meno rispetto all’anno prima anche se il dato del 2010 comprendeva i risultati della vicina La Spezia.

E’ la fotografia tutta apuana della salute degli artigiani e dei piccoli imprenditori del territorio di Massa e Carrara che oggi riescono a sopravvivere, nel caos della crisi internazionale, anche grazie a strumenti come Artigiancredito Toscana, il Consorzio Fidi di riferimento per artigiani e commercianti a capitale sociale privato (e’ sostenuto da 60 mila imprese) che dopo anni di crescita deve fare i conti con ”una brusca frenata”.

Act e’ un po’ l’ago della bilancia di questo mondo fatto di spread, centrale dei rischi e parametri incrociati sempre piu’ insensibili e freddo nel suo calcolare; il contenitore probabilmente piu’ adeguato anche per capire le dinamiche che si nascondono nei meandri del rapporto tra impresa e istituti bancari.

Carrara: Il solito giro di vite delle banche e pmi allo sbandoultima modifica: 2012-03-06T15:06:54+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo