Siena: Contro il falso pecorino

 
 

Accade anche questo in Italia. Che lo Stato favorisca la delocalizzazione e faccia concorrenza ai produttori italiani. Tutto ciò sfruttando il valore evocativo del marchio Made in Italy.
Perciò l’agricoltura scende in piazza e si mobilita contro il falso Made in Italy e contro tutte quelle aberrazioni, bufale, tarocchi e imitazioni, che danneggiano il nostro paese e la nostra economia. Un autogol incredibile sottolineato anche da Striscia la Notizia che lunedì sera, ha svelato alcuni dei più vergognosi casi di “bufale” in commercio “finanziati” dal ministero dello Sviluppo Economico. Tra gli illustri tarocchi: il vino del Chianti prodotto nella Napa Valley, il pesto spicy proveniente dalla Thailandia, l’olio Pompeian prodotto in Usa, il Parma Salami messicano o ancora la mortadella siciliana dal Brasile e al provolone del Wisconsin fino, appunto, al “Pecorino” prodotto in Romania poi venduto e spacciato come prodotto italiano. Proprio il “Pecorino”, simbolo di tutte le bufale italiane nel mondo, sarà esposto pubblicamente e mostrato al consumatore. 
La manifestazione si terrà a Roma, in piazza Montecitorio, giovedì 15 marzo e vi parteciperanno anche gli agricoltori senesi. 
«La provincia di Siena è tra le più danneggiate – sottolinea Fausto Ligas, presidente Coldiretti Siena – e più imitate, come del resto la Toscana nel suo complesso, e proprio per questo è importante il coinvolgimento degli agricoltori e degli allevatori senese nell’ambito della mobilitazione che vuole essere un momento di denuncia pubblica ma anche di proposte». 
L’azione di Coldiretti mira a portare al centro dell’attenzione pubblica il “caso Simest”, la “Società italiana per le imprese all’Estero” controllata dal ministero dello Sviluppo Economico che avrebbe usato risorse pubbliche in maniera impropria finanziando direttamente o indirettamente la produzione o la distribuzione di prodotti alimentari.
«Gli italiani stanno contribuendo in maniera inconsapevole – spiega Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana – a delocalizzare la produzione del nostro agroalimentare. In Italia, in Toscana, il tasso di disoccupazione continua a crescere ma il nostro paese crea posti di lavoro all’estero. Se questo non è assurdo».

 

Siena: Contro il falso pecorinoultima modifica: 2012-03-13T19:47:31+01:00da minobezzi1
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