Pisa:Tre atti unici

Questo fine settimana è  in programma al Teatro Verdi l’ultimo appuntamento con la Stagione Teatrale 2011/12, per il terzo anno consecutivo firmata  insieme dal Teatro di Pisa e dalla Fondazione Toscana Spettacolo e indiscutibilmente premiata dagli spettatori, se si considera l’incremento sia degli abbonamenti (+ 22%) che dei biglietti, con un totale finora di 11.485 presenze alla data del penultimo spettacolo in cartellone, contro le  complessive 8.796 della stagione scorsa.
Presenze che viaggiano già verso un ulteriore notevole incremento, visto che  si avvia rapidamente al tutto esaurito anche lo spettacolo di chiusura: DUE DI NOI  di Michael Frayn, protagonisti Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino, regia di Leo Muscato, in scena sabato sera (17 marzo ore 21) e domenica pomeriggio (18 marzo ore 17).

Pièce d’esordio nel 1970 di Michael Frayn, genio riconosciuto del teatro leggero d’oltremanica, Due di noi è una farsa esilarante composta da tre atti unici  concepiti per essere recitati da una sola coppia d’attori alle prese con tre emblematiche e paradossali situazioni matrimoniali. Nella prima, “Black and Silver”, marito e moglie, coi nervi logorati da un pargoletto insonne e urlante, rivivono la loro luna di miele in un mix di tenerezza e amarezza, rivisitando la stessa camera d´albergo di Venezia in cui avevano alloggiato nel loro viaggio di nozze.

Nella seconda (“Mr. Foot”), la comunicazione di coppia è praticamente azzerata: la moglie vi sopperisce attraverso un dialogo surreale col piede del marito, l’unica parte del suo corpo che pare tradirne qualche sprazzo emotivo, a dispetto della sua ostentata, glaciale indifferenza.

L’ultima situazione (“Chinamen”) consiste in un vero e proprio virtuosismo drammaturgico e attoriale: marito e moglie si ritrovano a dover gestire una cena alla quale, per errore, hanno invitato sia una coppia di amici, da poco separati, sia il nuovo boyfriend di lei. Qui il meccanismo comico, spinto al limite della farsa, è potenziato dal fatto che gli stessi due attori, grazie ad un diabolico meccanismo di entrate, uscite e travestimenti, si trovano ad interpretare ben cinque ruoli diversi, dando vita ad un vorticoso crescendo di equivoci fino al paradosso finale.

Un’invidiabile capacità di giostrare l’ironia con l’allarme e con il nonsense in un perfetto meccanismo a orologeria e la capacità di lasciare il segno provocando una risata che si tinge di grottesco sono le doti peculiari di Michael Frayn, doti che il pubblico italiano del resto ben conosce grazie al suo spettacolo cult, quel Rumori fuori scena portato a uno strepitoso successo in Italia dalla compagnia Attori e Tecnici. 
Un successo che si è rinnovato con Due di noi, fin dal debutto in prima nazionale lo scorso dicembre al Teatro Manzoni di Pistoia, grazie alla verve e alla bravura dei due popolari protagonisti, entrambi resi famosi dalla tv grazie a serial come Tutti pazzi per amore e Un medico in famiglia, entrambi  ottimi attori teatrali e cinematografici ed entrambi travolgenti, complici e comunicativi in questa loro interpretazione, lui  – come annotano le recensioni, tutte più che positive – “ammiccante, prepotente, sovraccaricato di elettricità”, bravissimo nel tenere “in equilibrio una miscela di umorismo e malinconia”; lei “con quelle parrucchette anni Sessanta, puntuta, angolare” sa dissimulare con perizia  “ risentimenti e arguzie dietro un’apparente frivolezza” e si conferma “attrice attenta alle sfumature, strepitosa”.
Le scene sono di Antonio Panzuto, i costumi di Barbara Bessi, il disegno luci di Alessandro Verazzi. Due di noi dura 1 ora e 40 ed è prodotto da Roberto Toni per ErreTiTeatro30 Teatro Stabile di Firenze in collaborazione con LeART’Teatro.
Ormai veramente pochissimi i biglietti rimasti disponibili, in vendita al Botteghino del Teatro Verdi.
Per informazioni tel 050 941 111
Pisa:Tre atti uniciultima modifica: 2012-03-15T14:34:04+01:00da minobezzi1
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