Carrara: L’astronomia nell’antichità

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L’appuntamento di questo venerdì 23 marzo (ore 21,15), presso il Planetario “A. Masani” di Marina di Carrara, in via Bassagrande, è dedicato a “L’astronomia delle antiche civiltà”. Nella prima parte della serata si parlerà, infatti, con l’aiuto di immagini e simulazioni, delle concezioni del cielo e dei risultati scientifici ottenuti, ben prima della nostra era, da popolazioni quali le antiche civiltà della pietra (Stonehenge e la Sardegna), gli Egiziani, i popoli Mesopotamici. Fin dai tempi più remoti l’umanità ha infatti ricercato negli astri le basi per l’orientamento e per la misura del tempo (a scopi agricoli. religiosi e civili), la giustificazione del potere regale, fino ad arrivare addirittura a pretendere di poter leggere, erroneamente, in essi il proprio destino mediante l’astrologia. Sembra che lo stesso ordine alfabetico dei caratteri degli antichi alfabeti ittita e fenicio, riflettano l’ordine e l’aspetto della antiche costellazioni zodiacali. Per scopi di natura diversa le antiche civiltà hanno effettuato osservazioni, scoperte e misure astronomiche talvolta di altissima qualità.  Prima e dopo la lezione teorica non mancheranno l’occasione per vedere il cielo proiettato sotto la cupola del planetario e, meteo permettendo, osservarlo direttamente all’aperto, sia ad occhio nudo che coi telescopi del Gruppo Astrofili Massesi che gestisce il planetario comunale. In particolare sarà possibile ammirare Venere, che splende poco dopo il tramonto ad ovest,  e che al telescopio mostra le sue fasi, assomigliando in questo periodo, ad una Luna al primo quarto. Data la capienza limitata dei locali, è gradita la prenotazione, via sms o segreteria telefonica (333/1731533), o tramite il sito internet del planetario stesso:

www.planetariocarrara.it

Nella foto, Stonehenge, uno dei più celebri osservatori astronomici della preistoria


quotidianoapuano

Carrara: L’astronomia nell’antichitàultima modifica: 2012-03-21T08:40:26+01:00da minobezzi1
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