Carrara: L’export marmifero nel 2011

Nel corso del 2011 il comprensorio Apuo-Versiliese ha esportato oltre 1.554.000 tonnellate di marmi, graniti e altre pietre, grezze o lavorate (compresi granulati e polveri), per un valore complessivo di 541.607.392 euro con una contrazione delle quantità -7,3% rispetto al 2010 ma con un incremento in valore del +6,8%. Lo rende noto l’Ufficio Studi dell’Internazionale Marmi e Macchine Carrara che ha elaborato le statistiche Istat e, a commento dei dati, sottolinea che se si restringe l’analisi ai materiali di maggior pregio (marmi graniti e altre pietre le cui voci sono riportate nella tavola numero 1) l’export del comprensorio che comprende le province di Massa e Carrara, Lucca e La Spezia, supera 1 milione di tonnellate per un valore di 521 milioni di euro con una riduzione delle quantità del -5,6% ma con un incremento dei valori del +7%. “Il dato è in linea con il trend dell’export nazionale che registrato una riduzione delle quantità esportate a fronte di un incremento in termini di valore che, per il comprensorio tosco-ligure, risulta più accentuato, considerato che a livello nazionale le variazioni sono risultate più contenute su entrambi i fronti segnando un – 3.2%  sulle quantità  e un + 4,3%.

 

La motivazione – commenta il presidente di IMM Giorgio Bianchini – è da individuare nel fatto che la crisi scoppiata in Nord Africa ha coinvolto direttamente le aziende del comprensorio che tradizionalmente intrattengono stretti rapporti commerciali con quest’area”. Sono scese, in particolare, le esportazioni verso l’areale nordafricano che nel 2010 risultava fra i maggiori mercati delle aziende toscane perché, dopo la Cina, erano Libia, Algeria e Tunisia i maggiori paesi importatori soprattutto di marmi in blocchi e lastre. Nel 2011 la Cina si è mantenuta al primo posto con un import di 214.464 tonnellate di marmi e graniti per un valore di oltre 50 milioni di euro seguita da Algeria (126.000 tonnellate per oltre 19 milioni di euro), India (93.000 tonnellate per 32,6 milioni di euro) e Tunisia (84.700 tonnellate per 8,5 milioni di euro). La Libia, invece, al centro di un radicale cambiamento degli assetti istituzionali e del conseguente forte rallentamento dell’economia e degli investimenti, precipita al settimo posto fra i partner del comprensorio segnando un -78% sulle quantità (31.000 tonnellate nel 2011) e un -75,4% in valore (3,4 milioni di euro nel 2011).  Evidenziano un trend positivo sia in termini di quantità che di valore l’India (rispettivamente +7,3% e +5,3%) e soprattutto  l’Algeria (+15,7% e +17,8%) dove è in forte aumento l’export soprattutto di marmo in blocchi e lastre che nel 2011 è stato di 117 mila tonnellate per oltre 17 milioni di euro (+20,8% in quantità e +22,4% in valore). 

 

Complessivamente, tuttavia, l’export di marmo in blocchi e lastre del distretto toscano ha registrato un -11,8% rispetto al 2010, passando dalle 743.300 tonnellate del 2010 alle 655.800 del 2011 mentre il valore è cresciuto del +7,6% e si è attestato a oltre 139 milioni di euro con un conseguente aumento del valore medio unitario che per il marmo grezzo è stato di 213 euro a tonnellata con una crescita del 22% rispetto al 2010, dunque il “bianco” è stato venduto a prezzi superiori con maggiore redditività.“È interessante anche il trend positivo dell’export dei lavorati in marmo bianco – sottolinea Paris Mazzanti direttore di IMM –  con circa 281.000 tonnellate per una valore di oltre 288 milioni con un aumento del +6,3% sulle quantità e un +9% sui valori rispetto al 2010. Ma è stato positivo anche l’andamento dell’export di granito in blocchi e lastre che ha fatto segnare un +9,2% sulle quantità e un +19,2% sui valori e, anche se i volumi sono modesti, il trend è comunque interessante.” I Primi mercati, per valore degli scambi, continuano ad essere, nell’ordine, Stati Uniti e Cina, seguiti nel 2011 dall’Arabia Saudita come mostra la mappa che evidenzia le aree che hanno i flussi più significativi.  Gli Stati Uniti sono stati ancora il “cliente” più importante per i lavorati toscani con quasi 76.000 tonnellate per un valore di 107.616.000 di euro registrando una riduzione delle quantità del -1% ma con dei valori sostanzialmente immutati.

 

La Cina ha invece mantenuto invariate le quantità importate con oltre 214.000 tonnellate per un valore di oltre 50 milioni di euro in crescita del +7,6% e conseguente aumento del valore medio che nel 2011 è stato di 234 euro a tonnellata. L’import del comprensorio tosco-ligure nel 2011 è stato in linea con il dato nazionale e, con 236.500 tonnellate per un valore di circa 73.450.000 di euro segna -9,6% in quantità e -1,7% in valore. Anche le aziende liguri e toscane, come quelle del resto del paese, non hanno aumentato le scorte di grezzi che rappresentano il 90% dell’import, a dimostrazione di un andamento degli ordini non positivo mentre è aumentato il valore medio unitario dei lavorati importati che è stato di 804 euro a tonnellata per i marmi (+46% rispetto al 2010) e 526 euro a tonnellata per i graniti (+10% rispetto al 2010). Il primo paese fornitore per le aziende del comprensorio è stato, sia in termini di volume che di valore, ancora il Brasile, dal quale sono state acquistate 37.000 tonnellate con prevalenza di granito in blocchi e lastre (36.000 tonnellate per quasi 11 milioni di euro) con una diminuzione sia delle quantità (-14% ) e dei valori (-15,3%) rispetto al 2010). Al secondo posto fra i fornitori esteri si colloca la Tunisia (che sostituisce al secondo posto l’ India) dalla quale importiamo quasi esclusivamente marmo in blocchi e lastre per un ammontare di 22.533 tonnellate (-16,2% rispetto al 2010) e un valore di 2.192.000 di euro (-20,3% rispetto al 2010). L’india resta al secondo posto come fornitore per il valore con 21.514 tonnellate (soprattutto di granito grezzo o lavorato) per un valore di 8.230.625 di euro anche se l’import delle aziende toscane risulta in forte calo (-36% in quantità, -15,3% in valore) in controtendenza rispetto al resto d’Italia dove le aziende hanno importato materiali di maggior valore.

Carrara: L’export marmifero nel 2011ultima modifica: 2012-03-30T15:25:56+02:00da minobezzi1
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