……..e ancora Lucca: Pettena/Sauer

 

Noble Explosion” di Robert Pettena e Eva Sauer, a cura di Emily Barsi e Paolo Emilio Antognoli Viti e “Who framed Roger Rabbit” a cura di Alessandro Romanini sono i suggestivi titoli di due mostre che si inaugurano a Villa Bottini alle ore 18,30 e che resteranno aperte fino al 30 giugno (orario 10-13, 16-19. Chiusura lunedì mattina, ingresso libero). Le iniziative sono realizzate da Galleria n.38 e P38 Contemporary art in collaborazione con il Comune di Lucca.

“Si tratta – spiega l’assessore alla cultura Letizia Bandonidi due eventi che ci accompagnano verso ‘L’ immagine del suono’ il Festival pensato per mettere in luce due volti della contemporaneità lucchese: la musica e l’arte moderna, un calendario di eventi che a partire da giugno ci condurranno fino a settembre dedicati a due temi principe: l’immagine e il suono.”

Noble Explosion racconta un viaggio in auto sulla costa tirrenica, un’escursione notturna attorno a vecchie fortificazioni. Poi una scoperta casuale: le rovine di un grande edificio ricoperto dai rovi. Si tratta di un’ex polveriera costruita nel 1891 dalla Sipe Nobel, Societá Italiana Prodotti Esplodenti. Da qui l’inizio di un’avvincente ricerca sulla storia, sui paradossi e sulle dubbie connessioni di questa industria che fonda le radici sull’industriale Alfred Nobel, inventore della dinamite nonché ideatore del premio Nobel per la pace. Strutturato come un viaggio in cinque tappe, da La Spezia all’Argentario, Robert Pettena ed Eva Sauer raccontano l’itinerario delle loro sensazionali scoperte facendo affiorare indubbie contraddizioni intrinseche alla cieca logica del potere. Robert Pettena (Pembury UK 1970.) e Eva Sauer ( Firenze 1973) vivono e lavorano a Firenze.

“Who Framed Roger Rabbit?”  (Luca Gaddini, Eleonora Rossi, Sarah Bigotto, Filippo Brancoli, Andrea Salvetti, Alessandro Ciffo),  vuole invece fornire un panorama delle varie possibilità, delle varie declinazioni in cui questa essenziale relazione con l’inquadratura, con lo strutturazione dello sguardo e le sue corrispondenze con il tempo e lo spazio possono manifestarsi.

Tutte le discipline coinvolte nella mostra in oggetto, tutte le modalità espressive e le loro molteplici declinazioni, hanno come fulcro e finalità la funzione visiva, insopprimibile dell’essere umano, nelle sue molteplici implicazioni percettive e psicologiche. Una sorta di coniglio bianco con cui l’artista e lo spettatore dialogano in un gioco di seduzioni e reticenze. Un’entità nota, ma allo stesso tempo distante e appartenente ad un universo verosimile ma non reale, come Roger Rabbit del film di Zemeckis.

loschermo

 

……..e ancora Lucca: Pettena/Sauerultima modifica: 2010-06-13T09:43:00+02:00da minobezzi1
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