Carrara: Massismiliano Bondi

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MASSIMILIANA URBANO
 
La conoscenza approfondita della pittura di Caravaggio, la rappresentazione del corpo, il deciso contrasto luce-ombra sono motivo dell’accostamento fra il genio seicentesco e questo artista contemporaneo, capace di elaborare l’antico in maniera attuale, dando grande risalto alla tecnica ed al valore estetico intellettuale. Nasce così la mostra di Palazzo Venezia (da marzo a maggio), da un progetto frutto di un duro lavoro alle spalle che si sviluppa nell’inserimento della scultura in marmo nella pittura.
 

 “Io – racconta il pittore neocaravaggesco – ho sempre fatto il pittore, ma essendo di Carrara ho anche sempre avuto dimestichezza col marmo e quindi ho anche imparato a scolpire. La scultura è sempre stata presente nel mio lavoro, mi è sempre servita per rompere, frammentare un linguaggio che altrimenti sarebbe troppo classico”.

 
Moreno Bondi, oggi che i confini dell’arte si sono ampliati e c’è la possibilità di sperimentare materiali e stili sempre nuovi e diversi, perché lei torna a riproporre il classico?
 
Intanto, più che i materiali è importante la linea di ricerca. Ognuno ha la sua linea di ricerca e i suoi mezzi espressivi e i suoi materiali espressivi. Per me la cosa più normale come la pittura, intesa come ricerca artistica, quella più profonda che fa ricerca sui materiali e sulle tecniche, è diventata il mio linguaggio. Quindi non è un problema di riproposta del classico, è semplicemente l’uso di certi linguaggi, materiali, mezzi espressivi. Ognuno usa quello che vuole, però deve esserci anche una ricerca formale, concettuale dietro…
 
Carrara: Massismiliano Bondiultima modifica: 2011-12-18T15:21:24+01:00da minobezzi1
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