Lucca: Bhutan passato e presente

 

NAZARENO GIUSTI per loschermo

 

Le foto che seguono, scattate da Danilo Musetti e Massimo Ziino durante la loro spedizione in Bhutan dell’autunno scorso, sono la straordinaria testimonianza di un viaggio dell’anima. Un viaggio nel tempo.

Riflette Massimo Ziino“Riguardando adesso i nostri lavori, come se fossimo spettatori, non è facile vedere dentro queste immagini la difficoltà e la fatica del catturarle.
Camminare per ore tra i 3000 e i 5000 metri, sopportare severe escursioni termiche, difendersi dal vento gelido o affrontare imponenti nevicate sono cose da mettere in conto quando si intraprendono spedizioni come la nostra. In queste condizioni è difficile realizzare ottime fotografie a causa delle difficoltà ambientali.
In queste situazioni, abbiamo potuto contare su pochi punti fermi: la preparazione fisica, la professionalità acquisita in anni di attività e gli strumenti giusti.

Percorrendo i sentieri del più impegnativo trekking al mondo, lo “Snowman trekking”, abbiamo avuto la conferma che le macchine del nostro partner, Canon, non conoscono limiti. La capacità operativa di questi strumenti è stata eccezionale in ogni condizione climatica e ci ha permesso di effettuare scatti eccellenti anche in condizioni estreme (freddo, umidità, sbalzi di temperatura…)”.

Gli scatti immortalano una cultura e una civiltà che sta andando perdendosi. Lo scorso settembre le regioni sono state colpite da un forte sisma che ha colpito anche il Dzong di Lingshi.

“Questo edificio– spiega Musetti- luogo di culto e di spiritualità, rappresenta il crocevia religioso e politico di una comunità, ed è stato seriamente danneggiato dal sisma del 18 settembre 2011. Un luogo che ha subito ferite profonde, difficili da rimarginare in questo angolo poverissimo del pianeta dove ogni cosa accade solo grazie al durissimo lavoro delle popolazioni che con caparbietà abitano e questi luoghi, meravigliosi quanto duri e inospitali.

Per assurdo sono proprio le ferite dello Dzong a parlarci della durezza di questi luoghi e della vulnerabilità ai movimenti tellurici che generazione dopo generazione rimane immutata. Questa è la storia di una lotta impari tra gli uomini delle montagne e le incontenibili forze della terra, ogni volta che la terra trema gli edifici vengono ricostruiti con materiali poveri e pietre che non si incastrano alla perfezione a causa dei loro profili stondati”.

Vedi anche:

“Bhutan 2011: frammenti dall’ultimo regno himalayano”

(Foto di Danilo Musetti e Massimo Ziino per LoSchermo.it)

 
Lucca: Bhutan passato e presenteultima modifica: 2012-01-11T09:35:17+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo