Pisa: Otello

Dopo il notevolissimo successo di critica e pubblico riscosso nelle scorse stagioni dal suo Giulietta e Romeo e CenerentolaFabrizio Monteverde continua il sodalizio con la prestigiosa compagnia del Balletto di Roma, Consorzio Nazionale del Balletto, direzione artistica Walter Zappolini, in una nuova rivisitazione di OTELLO danzato sulle note appassionate di Antonin Dvorak, di scena giovedì 31 marzo ore 21 al Teatro Verdi, presentato da Luciano Carratoni.
La storia di Otello non ha mai smesso di affascinare il pubblico così come tanti autori di danza che non hanno saputo resistere alla tentazione di interpretarla, magari rileggendola. Non poteva deludere nella difficile ma stimolante impresa uno dei maggiori coreografi italiani, Fabrizio Monteverde, che ha scelto di ambientarlo in un porto di mare.
Un’esplorazione contemporanea e provocatoria della tragedia shakespeariana, una narrazione danzata che mira a svelare ed esaltare le pulsioni delle passioni che si celano dietro la ragione, piuttosto che a ripercorrere la storia, e che rilegge il testo originale approfondendo le intuizioni che furono già della sua prima edizione per il Balletto di Toscana sedici anni fa, lavorando soprattutto sugli snodi psicologici che determinano le dinamiche dei rapporti, quanto mai, qui, ambigui e complessi tra Desdemona, Cassio, Jago e Otello.
Il coreografo ci conduce sulla banchina di un moderno porto, dalle suggestioni fassbinderiane, ad osservare la storia di un outsider, Otello, che è sempre apparso come un diverso non tanto per il colore della sua pelle quanto per il suo essere straniero. Ma in un porto di mare c’è un continuo via vai, un ricambio umano tale da annullare ogni differenza. Il mare, presenza costante, non è relegato a mero sfondo ma diventa simbolo di quelle ondate di passione dalla tempestosa ingovernabilità che agitano l’essere umano. Per questa sua rilettura Monteverde si appoggia alle musiche di Dvorak, a partire dalla sensuale Ouverture Otello e dalle cromatiche Danze Slave, che evidenziano la fisicità e l’erotismo di un rapporto d’amore fortissimo tra esseri molto diversi, sia per Otello che per Desdemona, ma anche per lo stesso Jago o anche nella contrapposizione tra uomini e donne.
Le grandi capacità tecniche ed espressive di Vincenzo Carpino OtelloClaudia Vecchi DesdemonaPlacido Amante Cassio, Marco Bellone IagoAzzurra Schena Emilia, come di tutto l’ensemble giovane e dinamico, unite agli spettacolari costumi di Santi Rinciari, alle scene firmate dallo stesso Monteverde e alle luci disegnate da Emanuele De Maria, valorizzano un lavoro coreografico già prezioso nel suo continuo equilibrio tra tradizione e originalità. Le atmosfere irreali, aspre, di forti suggestioni visive trasformano la tragedia del moro di Venezia in un canto struggente sull’amore e il desiderio.
Per essere trascinati a poco a poco in un vortice di passione fino all’improvviso, irrazionale e tragico finale, biglietti con prezzi che variano dai 23 ai 7 euro, oltre alle consuete riduzioni e agevolazioni. Questo appuntamento è inoltre inserito nell’iniziativa “Teatri della Danza quando li scopri, ti innamori”, un progetto per coinvolgere i giovani al grande spettacolo del teatro della danza organizzato da Danzainfiera.
Per maggiori informazioni: Teatro di Pisa tel 050 941111 e www.teatrodipisa.pi.it

 

Pisa: Otelloultima modifica: 2011-03-28T15:22:47+02:00da minobezzi1
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