“La vera innovazione degli ultimi anni del nostro territorio è rappresentata da questa Istituzione, dalla cultura economica che ha promosso, dall’intensa attività che ha sviluppato, dal ruolo che è riuscita ad interpretare in un contesto di straordinarie trasformazioni”. Con queste parole il Presidente della Provincia di Arezzo Vincenzo Ceccarelli ha aperto l’Assemblea degli aderenti dell’Istituzione dei Distretti Industriali riunita nella sala dei Grandi del palazzo della Provincia.
L’Istituzione dei Distretti Industriali ha presentato ai venti attori del territorio, che hanno creduto e scommesso su questo progetto, il bilancio delle attività sviluppate nel corso dell’anno da poco concluso. E’ emersa una spiccata vocazione dell’ente a generare valore economico dall’attività di project management, determinando un bilancio consolidato composto per circa l’80% da risorse esterne al sistema territoriale. Flessibilità, professionalità e rigore metodologico sono i tratti caratterizzanti attorno ai quali tutti i convenuti si sono espressi all’unisono.
“L’Istituzione intende favorire lo sviluppo economico della provincia articolato nei distretti e nei suoi sistemi produttivi locali – ha spiegato Giovanni Basagni, Presidente dell’IDI – attraverso il coordinamento di progetti di sviluppo territoriale, favorendo l’apprendimento su più livelli ( territorio, impresa e sistema) e la creazione di reti istituzionali ed imprenditoriali”.
“L’Istituzione rappresenta inoltre – hanno commentato Giovanni Tricca, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo e Piero Ducci, Assessore alle Attività Produutive del Comune di Arezzo – un pregevole modello di governance del territorio dove soggetti portatori di interessi particolaristici hanno trovato una sintesi costruttiva e duratura”.Questo sentiero, in alcuni casi apparso impervio ed accidentato, ha portato l’IDI ad avere un ruolo unico e nello stesso tempo autorevole, come testimoniano i diffusi riconoscimenti nazionali ed internazionali sino ad ora ricevuti. L’IDI costituisce un patrimonio di conoscenza fondamentale per la nostra Provincia. Starà all’impegno di ognuno, in particolare del Consiglio di Amministrazione dell’Ente, riuscire a valorizzarlo e a renderlo “fruibile” a tutti.