I pisani da secoli fanno coincidere il capodanno con la data del 25 marzo, quando alle ore 12.00, un raggio di sole, filtrando dalla vetrata della Cattedrale del Duomo di Pisa, va a colpire l’ovulo di marmo posto al di sopra del Pergamo di Giovanni Pisano.
Pisa è dunque la prima città al mondo a festeggiare il nuovo anno con nove mesi di anticipo rispetto al calendario ufficiale. Così come vuole la tradizione che, secondo l’antico computo del tempo, indica nel 25 marzo l’inizio del calendario civico pisano. Un computo rimasto in vigore fino al 1749, quando il calendario pisano fu unificato – per editto del Granduca Francesco I di Lorena – con quello gregoriano.
Oggi, come ogni anno, Pisa festeggia in anticipo l’arrivo del nuovo anno, in questo caso, il 2010. Tante le autorità civili e militari presenti all’iniziativa. In prima fila il sindaco Marco Filippeschi ed il presidente della Provincia, Andrea Pieroni.