“Porti antichi e retroterra produttivi” è il titolo del congresso internazionale che si svolgerà al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo dal 26 al 27 marzo.
L’ iniziativa è promossa dalla Provincia in collaborazione con il Museo, la Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana e l’Università di Pisa.
Il congresso – che si aprirà giovedi 26 marzo, alle 10 con i saluti delle autorità – prende le mosse dall’importante scoperta dello scalo commerciale romano di Portus Pisanus, situato alla periferia settentrionale di Livorno, e di alcuni insediamenti produttivi, ad esso collegati e rinvenuti nel suo retroterra, fra i quali spiccano quelli individuati e in parte indagati in località Ca’ Lo Spelli, dove erano presenti almeno 4 fornaci, specializzate nella produzione di anfore vinarie, laterizi e vasellame.
Nelle tre giornate di lavori illustri relatori, provenienti dall’area del bacino del Mediterraneo si alterneranno nell’illustrazione delle più recenti scoperte e ritrovamenti archeologici, anche attraverso l’ esposizione di ricchi repertori illustrativi.
In occasione del Congresso, in una specifica sezione organizzata nella Sala del Mare, verranno esposti per la prima volta i reperti di età etrusca e romana rinvenuti nelle recenti campagne di scavo del territorio livornese.
Saranno presentati i materiali dello scalo commerciale di Portus Pisanus e quelli provenienti dal sito manifatturiero di Ca’ Lo Spelli. L’esposizione sarà arricchita anche da importanti reperti, quali ad esempio i grandi dolia recuperati in questi ultimi anni, provenienti dai relitti rinvenuti nel mare livornese e nell’Arcipelago toscano.
La mostra, aperta dal 26 marzo fino al 31 dicembre 2009, sarà accompagnata da un ricco calendario di conferenze. (s.m.per telegranducato)