L’artista Thomas Klipper, che vive e lavora a Berlino, ha avviato nello scorso autunno il progetto Un faro per Lampedusa!
Ogni anno, circa 20.000 persone, per di più migranti provenienti dall’Africa, cercano di raggiungere l’Europa attraverso l’isola di Lampedusa. Secondo il Ministero dell’Interno italiano, nel 2008 il numero di queste persone ha addirittura raggiunto le 35.000 unità. Migliaia di loro muoiono in mare: le organizzazioni umanitarie valutano che circa un decimo dei migranti rimanga vittima della pericolosa traversata. In collaborazione con architetti, ingegneri e residenti nell’isola, Thomas Kilpper intende realizzare a Lampedusa un grande faro e un centro culturale.
Un faro dotato di un potente raggio luminoso potrebbe fornire un decisivo sostegno all’orientamento in mare e diminuire così il pericolo di naufragio. Inoltre il segnale luminoso invierebbe ai migranti un significativo messaggio: “Siamo qui, non ci nascondiamo”. Per chi vive a Lampedusa, il faro potrebbe costituire uno spazio di incontro destinato a mostre, conferenze, concerti e altre manifestazioni culturali.
La realizzazione del faro sarà soltanto possibile grazie a un ampio sostegno locale e internazionale. Un primo modello è stato presentato durante l’inverno presso lo spazio espositivo pari&dispari di Reggio Emilia. A Firenze, Thomas Kilpper ha progettato un modello destinato a inserirsi nel contesto urbano di piazza San Pancrazio, proprio accanto al Museo Marino Marini.
A Villa Romana saranno presentati altri lavori di Thomas Kilpper, tra cui due documentari video e delle xilografie di grande formato provenienti da Londra e Francoforte.
Thomas Kilpper, nato nel 1956, è noto per i suoi lavori che intervengono in specifici contesti sociali e politici, fornendone una riflessione in chiave artistica. Le sue opere sono state esposte in spazi prestigiosi come la South London Gallery, la Generali Foundation di Vienna, la Schirn Kunsthalle di Francoforte sul Meno e il Badischer Kunstverein di Karlsruhe. Al momento sta preparando, in collaborazione con il Neuer Berliner Kunstverein, un’incisione in linoleum della dimensione di 800 metri quadri realizzato direttamente nel pavimento dell’ex Ministero della Sicurezza di Stato (Stasi) della DDR.
Villa Romana ringrazia il Museo Marino Marini, Firenze, e Andrea Sassi, galleria pari&dispari, Reggio Emilia, per la generosa collaborazione.