……..e ancora Prato: Lo stile dello Zar

Prato, capitale europea del tessile d’eccellenza, guarda oltre la crisi e rilancia il suo ruolo – manifatturiero e insieme culturale e turistico – con una mostra-evento in programma al Museo del tessuto dal 18 settembre 2009 al 10 gennaio 2010.

LO STILE DELLO ZAR. Questo il titolo della mostra che attraverso circa 150 opere racconta gli affascinanti intrecci tra arte, moda e tessuti nelle relazioni tra Italia e Russia dalla fine del ‘300 al ‘700. Verrà realizzata sulla base di un progetto scientifico appositamente pensato e elaborato per valorizzare il genius loci pratese in tempo di globalizzazione. Un titolo che, evocando la grande corte russa e i rapporti con l’Italia evidenzia, nel termine STILE, il complesso patrimonio – fatto di design, qualità, tradizione, artigianato, originalità, innovazione – che da sempre caratterizza quel made in Italy che a Prato trova una delle produzioni di riferimento più innovative. L’iniziativa nasce dall’alleanza convinta, sancita definitivamente in questi giorni con la firma di un protocollo d’intesa, che vede protagonisti la Regione Toscana, la Provincia di Prato, il Comune di Prato, la Camera di commercio di Prato, la Fondazione Cassa di risparmio di Prato, la Fondazione museo del tessuto. Il progetto è stato presentato questa mattina al Museo del Tessuto dal presidente della Provincia di Prato, Massimo Logli, dall’assessoreo allo Sviluppo de comune di Prato, Fabio Giovagnoli, Giuseppe Nardini, della giunta della Camera di Commercio, Fabrizio Fabrini della Fondazione Cassa di risparmio, Andrea Cavicchi, presidente della Fondazione Museo del tessuto, Claudio Rosati, dirigente della Regione Toscana.

E’ previsto un impegno complessivo di 1 milione e 290 mila euro. L’iniziativa è sostenuta anche dalla Cassa di risparmio di Prato e da Consiag.

Una scelta operata con determinazione, destinata a coniugare con forza nell’immaginario collettivo la dimensione dell’eccellenza artistica con la vocazione tessile.

Oggi Prato, preziosa città d’arte nel cuore della Toscana, è un punto di riferimento dello stile italiano e della moda nel mondo. Proprio per valorizzare questa sua missione ha varato la mostra che racconta lo straordinario ruolo del tessuto nella grande pittura italiana dell’ Ermitage, del Cremlino e di altri due grandi musei russi.

Per Prato e tutto il suo territorio sarà la prima, importante esperienza, di valorizzazione sinergica del distretto dell’offerta culturale. E’ previsto un vero e proprio sistema di raccordo tra le diverse istituzioni, a partire dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci e dal Capitolo della Cattedrale che custodisce il capolavoro del Lippi.

La mostra partendo dai tessuti e dagli abiti (sono stati condotti accurati studi storici e d’archivio) si propone – grazie alla presenza di artisti come Crivelli, Cigoli, Longhi, Parodi, Tiziano e Tintoretto – costituisce lo straordinario affresco di un’epoca, spaccato di costume, di relazioni economiche e sociali, di scambi culturali e di espressioni artistiche.

Alla definizione della mostra lavora un comitato scientifico che si riunirà il prossimo 23 aprile presso il Museo del Tessuto. Ci saranno, insieme a Cristina Acidini, Soprintendente del Polo Museale Fiorentino, Irina Artemieva conservatrice della pittura veneta del Dipartimento delle Arti occidentali Europee del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, nonché direttrice scientifica della Fondazione Ermitage Italia,Tatiana Lekhovich curatrice dei tessuti nel Dipartimento di Arti Decorative dell’Europa Occidentale e ricercatore senior del Museo Statale Ermitage; Daniela degli Innocenti conservatrice presso la Fondazione Museo del Tessuto di Prato, Roberta Orsi Landini studiosa del tessuto e del costume e docente presso l’Università degli Studi di Firenze, Marco Ciatti direttore del dipartimento di restauro dei dipinti mobili dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze.

 

……..e ancora Prato: Lo stile dello Zarultima modifica: 2009-04-16T15:54:11+02:00da minobezzi1
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