Spezia: Un Piano Marshall per i porti liguri

Un piano Marshall per i porti liguri e il sistema logistico del nord ovest del Paese. Scendono in campo insieme i tre presidenti delle Autorità portuale di Genova, Savona, La Spezia per chiedere interventi d’urgenza al governo. Non nuovi soldi o versamenti a fondo perduto, ma nuovi strumenti finanziari e normativi che permettano agli scali di reagire da soli alle esigenze del mercato.

Questi i punti di intervento definiti: dogane unificate e potenziate, operative 24 ore al giorno e finanziate attraverso una minima parte del gettito fiscale che lo Stato introita attraverso i porti; ferrovie organizzate in una società unica di sistema per i porti dell’Alto Tirreno che garantisca efficienza e rapidi smistamenti da e per i porti e gli interporti; una moratoria giudiziaria per garantire l’accelerazione delle opere e scongiurarne la sospensione dei lavori da parte dei Tribunali amministrativi (questa sola norma consentirebbe a Genova di sbloccare da subito investimenti già in cassa per 500 milioni di euro); l’immediato varo di norme che consentano di coinvolgere i privati nella realizzazione di nuove infrastrutture.

Il presidente del porto di Genova, Luigi Merlo, ha sottolineato l’assoluta drammaticità della crisi portuale, genovese in particolare, e confrontando la situazione italiana con quella nord europea, ha affermato: «L’attività di ricerca di investitori e di agevolazione del loro ingresso che per i porti nord europei è un’opportunità, nei porti italiani è un reato».

Cirillo Orlandi, presidente alla Spezia, ha denunciato la gravità del gap logistico che penalizza l’Italia.

Per Rino Canavese, presidente di Savona, porto oggi impegnato nelle principali operazioni di project finance in collaborazione con grandi operatori privati, il «piano di emergenza» per i porti liguri deve essere una priorità nazionale, perché il mercato, quello che determina i flussi di traffico e la creazione di ricchezza si trova alle loro spalle. Infatti circa il 60% dei containers (escluso il transhipment), quasi il 20% delle materie prime destinate anche all’approvvigionamento delle centrali, il 22% delle merci varie e più del 10% dei passeggeri passa attraverso le banchine liguri.

ilsecoloxix

Spezia: Un Piano Marshall per i porti liguriultima modifica: 2009-04-21T16:18:41+02:00da minobezzi1
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