Prato: Accordo con l’Ermitage di San Pietroburgo

La Provincia di Prato e l’Ermitage di San Pietroburgo, uno dei più grandi musei del mondo, hanno sottoscritto un patto che va oltre il semplice prestito di opere in vista della grande mostra di settembre. Intanto, proprio in occasione dell’evento espositivo, tornerà a Prato – dopo quasi due secoli – una grande pala d’altare appartenuta alla chiesa di San Francesco e acquistata dallo Zar nel 1825. E’ la “Circoncisione” di Lodovico Ciardi, detto il Cigoli, tutt’oggi sposta all’Ermitage.

Ma torniamo all’accordo tra Prato e San Pietroburgo. Nei giorni scorsi nella città russa, il presidente della Provincia Massimo Logli e il direttore dell’Ermitage, Michail Piotrovskij, hanno fissato i contenuti di un programma che apre la strada a una vera e propria forma di collaborazione che si concretizzerà in stage e scambi tra studiosi e specialisti, iniziative scientifiche, programmi di ricerca, convegni ed esposizioni. Elemento centrale della collaborazione il tessuto e la sua storia. La direzione scientifica del programma sarà affidata allo stesso Piotrovscij e – nel caso della prossima mostra – a Daniela Degl’Innocenti, curatrice del Museo del tessuto. Il direttore dell’Ermitage si è detto soddisfatto per i contenuti della prossima mostra: è la prima volta che tanti tessuti appartenenti al patrimonio dell’Ermitage sono oggetto di una mostra così particolare. Lo stesso Piotrovsckij ha annunciato che il 18 settembre sarà a Prato per l’inaugurazione, a dimostrazione del valore scientifico dell’evento espositivo. Le circa 150 opere, tra dipinti , abiti e tessuti che saranno oggetto della mostra arriveranno dall’Ermitage e dal Cremlino ma anche da istituzioni culturali italiane come la Galleria dell’Accademia, il Museo degli argenti, la galleria Palatina e i civici musei di Venezia, Cà Mocenigo e i Civici musei di Torino.

Alla definizione della mostra sta lavorando un comitato scientifico che si è riunito al Museo del Tessuto nei giorni scorsi per definire il piano espositivo. E’ formato da Cristina Acidini, Soprintendente del Polo Museale Fiorentino, Irina Artemieva conservatrice della pittura veneta del Dipartimento delle Arti occidentali Europee del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, nonché direttrice scientifica della Fondazione Ermitage Italia,Tatiana Lekhovich curatrice dei tessuti nel Dipartimento di Arti Decorative dell’Europa Occidentale; Daniela degli Innocenti conservatrice presso la Fondazione Museo del Tessuto, Roberta Orsi Landini studiosa del tessuto e del costume e docente presso l’Università degli Studi di Firenze, Marco Ciatti direttore del dipartimento di restauro dei dipinti mobili dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze.

Infine alcune note sull’opera del Cigoli finita all’Ermitage e sulla chiesa di San Franscesco a cui apparteneva. Di sicuro le più importanti pale d’altare seicentesche conservate nelle raccolte del Museo civico di Prato provengono da San Francesco. Questa tra il Cinque e il Seicento si era arricchita di monumentali altari a edicola, con dipinti commissionati a eccellenti artisti da ricche famiglie, compaglie ed enti pii. Due descrizioni, databili alla metà del Seicento, ricordano San Francesco “fra le più belle, ornate e cospicue chiese che i frati Minori conventuali posseggono in Toscana, ornata di dodici cappelle”.

Prato: Accordo con l’Ermitage di San Pietroburgoultima modifica: 2009-05-04T15:44:56+02:00da minobezzi1
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