Ponzano Magra (SP): Davide Van der Sfroos e Alberto Patrucco

 

Alle ore 21.30 questa sera, per la seconda serata di BellaCanzone: Davide Van der Sfroos e Alberto Patrucco. Appuntamento presso l’area ex Vaccari di Ponzano Magra (Sp), allegro paesotto della Bassa Lunigiana, a cavallo tra le province di Spezia e di Massa.

Il primo ha un lungo percorso musicale alle spalle, anche se si è fatto conoscere dal grande pubblico solo recentemente. Il primo gruppo in cui ha suonato a metà degli anni ’80, erano i Potage dalle atmosfere punk. Dopo un’esperienza solista, forma un nucleo di musicisti con cui dà vita ai De Sfroos (primi anni ’90). Con mezzi artigianali, viene pubblicata un’audiocassetta live intitolata “Viif”. Nel 1995 esce “Manicomi”, cd con cui avviene la consacrazione a livello provinciale. Nel 1999 realizza il cd “Breva & Tivan”, e quasi contemporaneamente viene pubblicato il mini-cd, “Per una poma”. Nel 2001 pubblica “…E Semm partii”; che vince la Targa Tenco come “miglior album in dialetto”. Nel 2003 esce “Laiv”, come preannuncia la “storpiatura inglese”, un disco quasi interamente registrato dal vivo che si aggiudica il disco d’oro. Infine nel 2005 l’ album di inediti “Akuaduulza”, storie, leggende, tradizioni di “acqua dolce” racchiuse in 14 brani, che ha avuto un ampio consenso di pubblico e critica. L’8 novembre 2008 Davide Van De Sfroos ha ricevuto la TARGA TENCO 2008 per “Pica!” come “miglior album in dialetto”. Un cantautore tutto da “capire”.

Alberto Patrucco si caratterizza per un accostamento corretto alle varie forme di comunicazione che si trova ad affrontare. Per lui esiste una chiara distinzione tra approccio al libro e approccio allo spettacolo. La scrittura rimane l’elemento centrale del discorso artistico, il punto di partenza: il contenuto comico è più importante dell’effetto esilarante.
Anche la sua carriera parte da lontano: si avvicina al mondo artistico attraverso la musica. Suona il pianoforte dall’età di nove anni, poi, come spesso accade, si innamora della chitarra, strumento più agile e teatrale. Questa formazione, la conoscenza del ritmo e della musicalità, avrà un peso determinante nella costruzione del suo modo di fare teatro e dei suoi monologhi.
Debutta ufficialmente nel 1976 al “Teatro Cabaret La Bullona”. Alla corte di Ferruccio Silvano, il direttore artistico del locale, Patrucco entra in contatto con il mondo del cabaret e assimila l’etica e il modo di intendere e fare spettacolo di quegli anni.
Il “battesimo” avviene in una serata con Gianni Magni, il mitico Gufo scomparso nel 1992. Tra i suoi compagni di viaggio di quegli anni ricordiamo il grande Gianni Cajafa, Roberto Brivio, Walter Valdi e l’allora giovanissimo Maurizio Micheli.
La proposta artistica di Patrucco è semplice e in linea coi tempi: monologhi e ballate, eseguite al pianoforte o alla chitarra, per raccontare storie con parole e canzoni originali, per lo più umoristiche.
Tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80, inizia un’intensa attività in molti locali milanesi e affronta, nelle allora nascenti tivù private. Sulla scia della fortunata trasmissione “DRIVE IN”, Patrucco, grazie alle sue grandi doti dimostrate sul palco ed al proliferare di agenzie di spettacolo, allarga il suo raggio d’azione in tutta Italia. Dal 1980 al 1990 propone una serie di spettacoli che a buon diritto entrano nella storia di questo genere.
Abbandonata la musica, per un decennio sperimenta e approfondisce il monologo satirico puro, sviluppando uno stile personale e inconfondibile, riprendendo le canzoni solo in qualche occasione. A partire dal 2000, Patrucco inizia un rapporto costante con la televisione passando, prima attraverso “ZELIG” (2000 – 2003), per approdare poi alla trasmissione “COLORADO CAFÉ” (2004 – 2006) e diventando un personaggio di punta richiesto come ospite anche in altre trasmissioni nazionali (“FUNARI NEWS”, “BALLARÒ”, “GLOB”, “CROZZA LIVE”…)
È in questo periodo che elabora l’argomento centrale del suo cabaret, ovvero, l’originale tesi del “pessimismo comico” che prenderà vita attraverso tappe precise e ben delineate:
• Dal 2000 al 2005 elabora “TEMPI BASTARDI” (libro MONDADORI e spettacolo)
• Dal 2006 “VEDO BUIO!” (libro MONDADORI e spettacolo)
Dal 2002 l’impegno creativo, motore degli spettacoli dal vivo, delle pubblicazioni e dei monologhi televisivi, è condiviso con Antonio Voceri.
Nel 2005, gli viene assegnato il “Premio Charlot (Cabaret con la K)”. E, nel 2007, il “Premio Walter Chiari”, il “Premio satiroffida” e il “Delfino d’oro”.

cittadigenova

Ponzano Magra (SP): Davide Van der Sfroos e Alberto Patruccoultima modifica: 2009-06-17T17:18:07+02:00da minobezzi1
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