……e ancora Livorno: Graffitari o sentinelle dell’arte?

 

Andrea Romano

 

Livorno – Ci risiamo. Ad ogni sforzo degli operatori sociali, economici e politici, per migliorare l’aspetto della città di Livorno, corrispondono le brutture e le bravate di chi evidentemente non trova niente di meglio da fare che imbrattare muri o maltrattare monumenti. Prima la sgradevole stesa di striscioni riapparsa sulle mura della Fortezza nuova, poi le scritte comparse in piazza della Repubblica sulla statua di Ferdinando III, hanno reso evidente la differenza fra chi, con la street-art, rende più colorate e vive le zone grigie, anonime e degradate delle città (per esempio le zone industriali dismesse od i quartieri privi di verde e di parchi) e chi invece  scarabocchia sulle proprietà altrui e sul patrimonio artistico e culturale della comunità.

Il teppismo contribuisce al degrado ed alimenta una certa cultura dell’illegalità, oltre a costare un sacco di soldi pubblici (per ripulire, sostituire, riqualificare le cose dannaggiate) ed a compromettere la vivibilità urbana e lo sviluppo turistico. Urge escogitare alcune possibili soluzioni: penso alle “sentinelle della bellezza” lanciate dal neo-sindaco di Firenze, Renzi, che dovrebbero svolgere il ruolo che una volta era assegnato agli ispettori onorari delle Soprintendenze, ma anche ad una maggiore vigilanza del patrimonio storico ed alla formazione di squadre volontarie per la cancellazione immediata delle scritte, ove tecnicamente possibile. Nulla vieta, nel frattempo, di continuare il percorso già avviato per dare spazio ai graffitari non-teppisti, coniugando la genuina espressione artistica di molti ragazzi con il rispetto, la tutela della legalità e del decoro urbano.

costaovest

……e ancora Livorno: Graffitari o sentinelle dell’arte?ultima modifica: 2009-08-24T12:04:02+02:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo