Grosseto: Jessica Brando

(g.d’o.) per corrieredimaremma

Una voce portentosa dentro un corpo esile e longilineo. La forza dei sogni che diventano vita, la determinazione a costruire pensando di essere solo agli inizi. Questa è Jessica Brando, la ragazza-prodigio di Grosseto, che a 16 anni si è guadagnata notorietà e spazio nei più importanti organi di informazione italiani.

In questi giorni è uscito il suo primo cd, “Jessica Brando“, che raccoglie sei cover internazionali di grande successo, due delle quali registrate in radio. Jessica, che effetto fa realizzare un cd, vedere la propria immagine nelle vetrine dei negozi di musica, rilasciare interviste e iniziative lancio, proprio come i big? “E’ veramente strano e a volte surreale, ma…figo!“. In copertina compari tu… “Sì, è una delle foto che abbiamo scattato per il cd. Sono seduta su una poltrona e sullo sfondo c’è l’immagine della campagna milanese. Non è bellissima, ma è una delle più caratteristiche“. Che tappa segna questo cd? “Segna l’inizio di un percorso importante. E’ un cd di presentazione in cui c’è la Jessica di oggi“. Una Jessica super impegnata: la scuola (frequenta il secondo anno di liceo al Chelli di Grosseto), le lezioni di pianoforte, la danza. Quanto dura la tua giornata?

“Cerco di concentrare tutto nel tempo che ho a disposizione. Per la scuola studio il doppio, perché devo recuperare le lezioni che perdo e devo fare i compiti di tutti i giorni, ma comunque non mi pesa“. La tua giornata tipo? “Mattina scuola, poi dopo pranzo subito studio (a volte anche dopo cena) e quando ho tempo lezioni di pianoforte alla scuola comunale e la danza. Il sabato lo dedico all’uscita con le mie amiche“. Una vita normale, nella quale però ha fatto irruzione in modo forte la musica. Giusto? “Sì. Più che un lavoro è una passione in cui il gioco è diventato vita, senza avermi tolto nulla. Anche se spesso devo rinunciare a stare con gli amici, faccio però quello che amo“. Quando hai scoperto di possedere questo dono straordinario che è la tua voce? “A cinque anni. Ho iniziato partecipando al Festival canoro baby della Festa di Santa Lucia. A 8 anni con alcuni amici abbiamo messo su un gruppo: cantavamo i successi anni ’80 e ci siamo esibiti in diverse occasioni. Poi, a nove anni ho vinto una borsa di studio a Roma e poi un’altra. Ho vinto un festival a cui partecipava gente bravissima e molto più grande di me. Mi ha notata il produttore Dario Rosciglione, che mi ha fatto registrare un promo e lo ha mandato in radio. Ho conosciuto Stefano Di Battista, sono stata chiamata a esibirmi in Polonia, in memoria di Giovanni Paolo II e a San Pietro davanti a Benedetto XVI: sono state due emozioni fortissime“. Hai qualche paura? “Di carattere sono molto timida e mi agito davanti al pubblico. La paura più grande è quella di non piacere“. Molte tue coetanee che pensano di avere un talento da spendere, tentano la carta dei talent show. Ci hai mai pensato? “I talent show mi piacciono, ma non sono tagliata per quel genere di format“. Chi sono in questo momento le persone più importanti per te? “I produttori, il mio discografico e mamma Francesca“. Grosseto che posto occupa adesso nel cuore di Jessica? “La adoro come sempre e mi manca tanto ogni volta che sto fuori“. Quali sono i sogni nel cassetto di Jessica Brando? “Prendere lezioni di canto e andare all’Università, ad Harward. Mi piacerebbe fare la ricercatrice scientifica“. Tre aggettivi per descriverti. “Timida, decisa e determinata“. Cosa consigli a un tuo coetaneo che volesse intraprendere la tua stessa strada? “Di studiare e di cantare, senza fossilizzarsi su un solo genere: la musica è tutta bella“. E a Jessica quale musica piace? “Adoro il jazz e i cantanti come Sinatra e la Fitzgerald. Ma ho scoperto anche la lirica, le opere di Debussy e Gershwin, il rock, le operette. Insomma, tutto“. Prossime tappe? “Il 21 novembre sarò a Milano al centro commerciale Snack per la promozione del cd. Poi non so: gli aggiornamenti delle iniziative arrivano di volta in volta“

Grosseto: Jessica Brandoultima modifica: 2009-11-10T11:00:00+01:00da minobezzi1
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